Il ritorno dei Darvaza nel Frederik's Bastion

di Fabio De Santi

È dedicato al Frederik’s Bastion, l’edificio di Copenhagen - Christiania in Danimarca, il singolo che segna il ritorno dei Darvaza Wave.

La band di Trento, legata all’immaginario del post punk, lancia in questi giorni il brano Bastion presente su tutte le maggiori piattaforme online. Si tratta del primo di una serie di canzoni, previste in uscita con una cadenza più o meno mensile, che andranno poi a formare la tracklist del loro nuovo album. «Avevamo sviluppato l’idea di uscire periodicamente con dei singoli online già prima dell’inizio della situazione inedita che si è venuta a creare con il lockdown - racconta il vocalist Luca Zaniboni , - abbiamo alcuni lavori già iniziati e, fortunatamente, tutti noi abbiamo avuto la possibilità di registrare e terminarli a casa. Sarà un periodo molto difficile per il mondo dello spettacolo e della musica. L’unica cosa che si può provare a fare è adeguarsi e non fermarsi: noi abbiamo lavorato a distanza, sviluppato idee e siamo riusciti a pubblicare una nuova canzone».


I Darvaza Wave che accanto a Luca vedono Saverio Turetta, Riccardo Frison, Claudio Zurlo e Riccardo Franzoi , legano “Bastion” ad un loro concerto al Frederik’s Bastion: un ex polveriera, parte delle antiche fortificazioni della città di Copenaghen, usata oggi per festival ed eventi artistici. «L’idea e il sound della canzone derivano da questo luogo misterioso e affascinante, che può essere considerato parte della zona di Christiania: qui fra le sue imponenti mura ti senti racchiuso in un’atmosfera misteriosa e senza tempo, circondato dall’idea di amore per la natura, per la vita e per gli altri tipici di Christiania, sentimenti che ti senti arrivare fino allo spirito».

Qui la band trentina ha proposto uno dei suoi live più emozionanti: «In questo periodo pensiamo con nostalgia a quei momenti. Ma questi ricordi felici ci fanno andare avanti, con la speranza di poter presto rivivere situazioni del genere».

Oggi l’universo musicale, anche per la band trentine, ruota sempre più attorno alle grandi piattaforme come Spotify e i social network. «Il grande vantaggio per i musicisti è la possibilità di raggiungere un vasto numero di persone da qualsiasi parte del mondo. Questo tuttavia è meno semplice di quello che si pensa: la vera sfida è quella di riuscire a farsi conoscere dalla propria audience in maniera efficace, riuscendo al tempo stesso con idee sonore il più possibile nuove».

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