Mezzolombardo, spunta una chiesta del Trecento sotto quella di S.Pietro

di Luigi Oss Papot

Nascondeva un vero e proprio tesoro nel sottosuolo la chiesa di San Pietro a Mezzolombardo, l’antico luogo di culto attorno al quale sorge il cimitero della borgata rotaliana: un tesoro di storia e, molto probabilmente, di interessanti informazioni riguardo le origini del culto cristiano in questo luogo.

Dal giugno di quest’anno il pavimento è stato interessato da uno scavo per la posa dell’impianto di deumidificazione della struttura, ed ovviamente non è mancata la presenza attenta degli archeologi (della Soprintendenza per beni culturali della Provincia e di Cora Società Archeologica) in quanto appena poche decine di centimetri sotto il livello del pavimento attuale (quello della chiesa cinquecentesca, databile agli anni Trenta del XVI secolo) è emerso il piano di calpestio di un edificio di culto anteriore. Non solo: ancora più sotto emergono tracce di una struttura ancora più antica.

Visto l’interessante scavo, per tutta la giornata di ieri era possibile visitare, previa prenotazione, l’area interessata dai lavori: oltre duecento persone dal mattino al pomeriggio sono quindi salite sul colle che ospita il cimitero e la chiesa per assistere alla visita guidata da Nicoletta Pisu, dell’Ufficio beni archeologici provinciale. Grazie ad una passerella costruita per l’occasione è stato così possibile fare un salto indietro nei secoli per osservare quello che celava il suolo sotto i piedi dei fedeli.

Scavando, è emerso quindi il pavimento in malta liscia di un edificio antecedente, con molta probabilità la chiesa del Trecento, la cui presenza è confermata anche dalla documentazione archivistica.

Di quest’antica chiesa, sempre con orientamento est-ovest ma con asse leggermente spostato rispetto all’attuale, sono stati trovati anche l’abside e parte dei muri perimetrali.

Più sotto ancora, emerge un basamento (forse di un antico altare) e parte di un muro di un edificio ancora antecedente: il fatto è confermato anche dal fatto che su alcune pietre usate per il muro della chiesa trecentesca sono state trovate tracce di intonaco. Un edificio che potrebbe essere la cappella del «Medium Sancti Petri», il castello medievale.

La parte della navata invece, ai piedi dei gradini dell’ingresso principale, ha fatto emergere i resti di molte tombe dell’antico cimitero: questi resti, senza alcun corredo (alcuni in tombe doppie), saranno riesumati ed affidati agli studi di patologi e antropologi. Lo studio delle ossa potrebbe infatti svelare altre informazioni.

Non si esclude di ritrovare anche resti di età romana, come avvenne nel 1836 quando si dovette ampliare il cimitero in seguito ad un’epidemia di colera.
Terminati gli scavi (che verranno poi coperti) e ultimati i lavori di restauro, la chiesa di San Pietro verrà restituita a Mezzolombardo ed ai suoi abitanti più bella ancora di prima.

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