Un Sutherland da applausi oltre mille spettatori al Lido di S. Cristoforo

di Fabio De Santi

Ha scelto il Trentino Kiefer Sutherland per la sua prima apparizione live in Italia nelle vesti di cantante.

Il debutto di uno dei volti più noti della tv internazionale ha chiuso martedì sulla spiaggia del Lido di San Cristoforo la terza edizione del Blue Lakes Festival. Tanta la curiosità con fan arrivati anche da fuori regione considerando che quella trentina era anche l'unica data italiana del tour europeo.

Oltre un migliaio gli spettatori accorsi (1300 le stime degli organizzatori) ad uno show in cui Sutherland ha messo in fila buona parte dei pezzi tratti dai suoi primi due album, «Down In A Hole», targato 2016 e «Reckless & Me» uscito quest'anno.

Pantaloni neri, giacca bianca e cappello cowboy white style, Sutherland dopo le note di «Rebel Wind» ha salutato il pubblico (un tantino penalizzato nella visuale da un palco troppo basso) sottolineando come si trattasse della sua prima volta in Italia da rocker scusandosi di non saper parlare la lingua del Belpaese.

Ma favellare conta poco in questo caso perché il suo country rock è diventato un linguaggio internazionale fatto di ballate dai profumi rurali che sanno di America profonda come nel caso di «Can't stay away» e «Something you love».

Con una band coi fiocchi al suo fianco, Sutherland racconta di essersi ispirato a leggende del sound a stelle e strisce come Johnny Cash, a cui dedica il brano «Shirley Jean», Merle Haggard, Kris Kristofferson e Willie Nelson. Fra chitarre elettriche ed acustiche si è calato alla perfezione nel ruolo di rocker anche se è facile immaginare come per buona parte dei presenti il suo volto resta associato al ruolo di Jack Bauer in «24» e, per chi scrive, del vampirone nel film  «Ragazzi perduti».

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