Fame di cultura con "Solstizio"

di Antonia Dalpiaz

«Fame». Non solo di caldo, visto che Solstizio d’Estate “dovrebbe” evocare un preludio di bella stagione.

C’è molto di più nel titolo assegnato a questa bella rassegna arrivata alla sua 29ª edizione e presentata ieri mattina in conferenza stampa e che vede la presenza anche di personaggi come Ascanio Celestini. «Fame: parola chiave per parlare del mondo» - ha indicato Federico Dorigati,  presidente del Gruppo Arte Mezzocorona, che ne cura l’ideazione e lo svolgimento - e rivolgere l’attenzione ai due terzi della popolazione mondiale che non ha cibo, ma anche fame di conoscenza, libertà, giustizia e  cultura, quella che la rassegna Solstizio d’Estate intende valorizzare attraverso un percorso dove teatro, musica, danza, cinema si intrecciano per diventare momento di spensieratezza ma anche di riflessione. E lo farà coinvolgendo quattro località della Piana Rotaliana: Mezzocorona, San Michele all’Adige, Roverè della Luna, Faedo.

Quest’anno la rassegna include due collaborazioni: quella con Trento Film festival, Religion Today e Rassegna Cinema Archeologico di Rovereto per la proposta Cinemamore e quella con la Comunità Rotaliana Königsberg per la «Settimana dell’Alzheimer Fest Trentino».
«Ma la rassegna è anche “fame” di condivisione, dello stare insieme in un momento sociale molto delicato che ci invita ad aprire gli occhi su quanto sta succedendo attorno a noi - ha aggiunto la direttrice artistica Alessia Gabrielli ed è per questo che la rassegna è molto variegata e si propone ad un pubblico eterogeneo».

Si parte il 5 giugno alle 21.30 a Casa Casatta a Roverè della Luna con Fame mia - quasi una biografia, una pièce liberamente ispirata al romanzo di Amélie Nothomb, con Annagaia Marchioro, diretta da Serena Sinigaglia. Il 7 giugno al Teatro S. Gottardo di Mezzocorona alle 21 una pellicola cinematografica per Cinemamore il cui titolo verrà svelato qualche giorno prima dell’evento. Il 9 giugno alle Cantine di Mezzocorona alle 21.30 spazio alla danza con Golden Days, creatura ibrida tra due opere di Johan Inger, Rain Dogs e Bliss a cura di Aterballetto. Martedì 11 giugno alle 21.30 sempre al teatro S. Gottardo di Mezzocorona è di scena Il problema scritto ed interpretato da Paola Fresa con Franco Ferrante, Nunzia Antonino e Michele Cipriani che affronta il tema dell’Alzheimer, visto come inno alla vita, non come la cronaca di una morte. Il 13 e 14 giugno alle 20.30 al Museo degli usi e Costumi della Gente Trentina di S. Michele all’Adige, trenta partecipanti a serata (consigliata la prenotazione)  avranno la possibilità di sedersi Attorno ad un tavolo - piccoli fallimenti senza importanza per diventare protagonisti di uno spettacolo, che è anche una cena, ideato dal Teatro delle Ariette.

Come ogni anno la rassegna dedica uno spazio particolare al teatro di strada e sabato 15 giugno ci saranno più attività denominate Solinfesta, in piazza della Chiesa a Mezzocorona dalle 16.30, che includono acrobazie, clownerie, laboratori. Non mancherà alle 19 il Giocoliere della scienza di e con Federico Benuzzi, seguito alle 21.30 dal concerto proposto dagli Alban Fùam. Il 19 giugno all’azienda agricola & distilleria Pojer e Sandri di Faedo, alle 21.30, sarà di scena il monologo ecosostenibile Mi abbatto e sono felice di e con Daniele Ronco. Un lavoro teatrale che si “autoalimenta” grazie allo sforzo fisico prodotto dall’attore in scena. La conclusione della rassegna è affidata ad un artista che per la quarta volta in 29 anni ci onora della sua presenza, ovvero Ascanio Celestini che sarà a casa Menestrina a Mezzocorona il 21 giugno alle 21.30 con La ballata dei Senzatetto, un viaggio fra storie di vita, di fame, di ricerca e di rinascita.
Per maggiori informazioni: Info@solstiziodestate.it.

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