La doppia anima di Malika Ayane stasera a Rovereto e domenica a Trento

di Fabio De Santi

"Avevo già provato la formula legata ad un doppio tipo di live set con il mio precedente cd "Naif" e l'esperimento era piaciuto a tanti. Ho pensato che "Domino" sia un disco ancor più adatto alla possibilità di andare a scandagliare meglio i mondi sonori che vi sono contenuti. Invece di rischiare di fare un papocchio indefinito ho preferito dare una doppia forma al live". Così Malika Ayane racconta la scelta di proporsi in tour con due differenti tipi di spettacolo legati entrambi al suo nuovo album "Domino". Un binomio che prenderà forma anche in due concerti trentini: questa sera sabato 2 febbtaio, dalle 21.30, allo Smart Lab di Rovereto, (una cinquantina i biglietti ancora disponibili), con una pelle più rock ed essenziale e domenica 3 febbraio alle 21 all'Auditorium di Trento dove proporrà un set dalla dimensione più teatrale e morbida. Anche in questo caso si va verso un probabilissimo sold out con pochi tagliandi in prevendita.

Due show che avranno il cuore nel cd "Domino", quinto progetto discografico dell'artista uscito a settembre su etichetta Sugar. Nelle due forme, a Rovereto e a Trento, la cantautrice presenterà gli stessi brani in modi completamente differenti, mescolando elementi di arrangiamento e andando verso strade apparentemente diversissime eppure fatte della stessa anima. I concerti nei teatri sono caratterizzati da suoni morbidi e pieni, con una ricerca di sonorità finalizzata ad avvicinare i brani di repertorio a quelli inediti; sul palcoscenico Malika è accompagnata da Daniele Di Gregorio alla marimba, Carlo Gaudiello al piano, Marco Mariniello al basso, Nico Lippolis alla batteria e Jacopo Bertacco alla chitarra. Gli stessi brani eseguiti nei club sono allo scheletro, con una concezione più ruvida ed essenziale: sul palco, in questa versione Malika suona keytar e synth ed è accompagnata da Jacopo Bertacco alla chitarra e Nico Lippolis alla batteria. Proprio riguardo al set che porterà allo Smart Lab ha spiegato ai nostri lettori: "Io lo definirei un live quasi "randagio" visto che siamo solo in tre sul palco ma con un bel muro di suono. C'è parecchia elettronica ma rigorosamente suonata dal vivo perché io aborro quando mi nominano le basi registrate. Suoniamo sia vecchie canzoni, smontante e riarrangiate anche con parecchi cambi armonici, sia brani nuovi in vesti differenti dagli originali".

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