Sfera Ebbasta, a Milano il primo tutto esaurito

Con i coriandoli e una doccia di champagne si è concluso ieri sera tra applausi e grida il primo dei tre sold out al Fabrique di Milano di Sfera Ebbasta.


Nell’arco di un’ora e mezza la trapstar di Cinisello Balsamo ha messo in scena il suo cammino di ascesa, dalla periferia alla fama di «Rockstar», come titola il suo ultimo disco pubblicato a gennaio e già certificato doppio platino.


Ad aprire è «Tran Tran», che da subito mostra il tipo di arrangiamenti e suoni che accompagneranno lo show: al fianco del dj, dietro un basso led-wall che concentra l’attenzione su Sfera, ci sono una chitarra elettrica e una batteria che aggiungono arpeggi o rullate per addobbare i beat di Charlie Charles.


Proprio il produttore, eminenza grigia delle più celebri hit della wave trap italiana, fa la sua comparsa per un breve saluto, poco dopo l’inizio del concerto. È una delle molte interazioni di uno spettacolo che, appena prima del brano «20 collane», prevede anche il lancio sulla folla di un paio di sneakers che scatena un piccolo tumulto. La parabola del successo prosegue con l’arrivo di DrefGold, primo artista di BHMG, la neonata etichetta di Sfera e Charlie, il quale per 15 minuti prende il microfono su tracce come l’acclamatissima «Boss».

Dopo un duetto l’artista di Cinisello riprende la scena ripartendo dall’eponimo album del 2016 con «BRNBQ», «Figli di papà» e «Notti», che mostrano di nuovo il versante più sociale della sua poetica. Un rituale tra cultura hip-hop e idolatria teen che a maggio si ripeterà: il tour tocca tra le altre Roma, Bologna, Padova e Napoli.

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