Candirù, il Trentino stasera a Londra Iacopo Candela spalla di Capossela

di Fabio De Santi

«Upload mi manda a suonare all’O2 Shepherds Bush Empire di Londra, un localino da duemila posti dove, dice Wikipedia, “si sono esibiti, alcuni tra i più importanti artisti musicali del secolo”. Sarò di spalla a Vinicio Capossela, uno che le spalle ce le ha già abbastanza larghe di suo. Io, voce, chitarra e, per la prima volta, tutto il bello che ci può stare sotto alla visiera del cappellino di quel manigoldo di Dodicianni».

Sono queste le parole scelte da Jacopo Candela, in arte Candirù, per tratteggiare sui social quello che sarà il suo primo live inglese, questa sera a Londra, dove aprirà il concerto di Vinicio Capossela.

Un’esperienza quella che vivrà il cantautore di Trento resa possibile grazie all’export musicale di «UploadSounds», il contest dell’Euregio che permette anche agli artisti della nostra provincia di trovare visibilità fuori dai confini nazionali.

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Candirù suonerà nella prestigiosa location dell’O2 Sheperds Bush Empire di Londra, calcato da grandi nomi della musica britannica ed internazionale.

«Per me sarà un onore - racconta all’Adige - poter calcare lo stesso palco che ha ospitato tra gli altri gli Oasis e gli Stones. Dubito che la barriera della lingua possa essere un problema in un contesto così, e questo mi rende fiducioso di poter portare a casa un’esperienza importante. Certo è che, appena tornato in Trentino, la prima cosa che farò sarà aggiornare il mio curriculum».

Se gli si chiede invece cosa pensi di Vinicio Capossela, il cantautore della Valsugana risponde con grande schiettezza: «Ammetto di averlo ascoltato  distrattamente anche se ho sempre apprezzato il suo stile e il modo di approcciarsi alla dimensione del concerto. La sua ultima produzione “Canzoni della Cupa” ha però cambiato tutto. L’immaginario che si va delineando brano dopo brano e le sonorità secche e western mi hanno davvero colpito e più volte ho cercato un punto di contatto nel modo arzigogolato ma allo stesso tempo sincero di raccontare le storie. Qualcuno scherzando ha commentato la cosa con “il fil rouge della serata è che non si capirà niente”».

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A fianco di Candirù, a Londra, ci sarà il musicista veneto Dodicianni: «Insieme abbiamo portato avanti negli anni un’amicizia, ma senza aver realmente mai collaborato musicalmente. Questa sarà una prima volta insieme on stage e la formazione chitarra/piano è ancora più inedita. Le prove sono state fino ad ora fruttuose e penso che proprio in virtù di questo proporrò ad Andrea di mettere il suo piano al servizio delle mie canzoni più spesso».

Il tempo a disposizione per il set si aggira sulla mezz’ora: «La scaletta è breve ma densa e nel tempo a disposizione cercherò di far ascoltare varie sfumature del mio repertorio. Ci saranno canzoni dell’ultimo disco, gli ultimi singoli usciti sul web e una canzone inedita, “Bucaneve”, che parla per metafore delle attese, di scegliere il momento migliore per uscire allo scoperto».

Dopo il live inglese, Candirù penserà a nuovi brani.

«Proprio “Bucaneve” - conclude Iacopo Candela, Candirù -  riceverà un maquillage elettronico ad opera di Gio.Venale e uscirà come singolo in autunno seguito da “Minerva”, una ballata arrangiata da Michele Vicentini dei Bastard che esplorerà territori più rock».

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