Porfido e rischio infiltrazioni Anche Piero Pelù si schiera

di Fabio De Santi

Almeno duemila i fan dei Litfiba accorsi mercoledì sera a Castellano in Vallagarina per l’evento clou di Castelfolk. Un live che non ha certo deluso le attese quello della band fiorentina con un Piero Pelù, sempre animalaccio da palcoscenico,  in gran forma spaleggiato dalla chitarra di Ghigo Renzulli.

I Litfiba hanno alternato i pezzi forti dell’ultimo cd «Eutòpia» ai loro maggiori successi. Fra i brani più attesi che si sono ascoltati in due ore di live anche «Lo straniero», uno dei più ispirati di Eutòpia, «Spirito», «Fata Morgana»,«Barcollo» e nel finale «Gioconda», «Lacio drom» e «El Diablo».

IL VIDEO DI EL DIABLO (di Mr.W.)

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De sempre i Litfiba sono attenti al tema delle mafie. Lo hanno dimostrato anche mercoledì sera a Castellano in Vallagarina dove fra i pezzi in scaletta hanno proposto anche «Maria coraggio» una canzone, tratta dal loro ultimo disco «Eutòpia» e dedicata a Lea Garofalo una donna che si ribella al clan ‘ndranghetistico di famiglia, diventa collaboratrice di giustizia, vive in un programma di protezione speciale e poi viene tradita dalla stessa famiglia che la uccide barbaramente.

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Durante il concerto Pelù ha invitato i fan a vigilare perché «la mafia è ovunque, anche in Trentino», citando poi il nome di Marco Galvagni, segretario comunale di Lona Lases, che ha denunciato l’infiltrazione della ‘ndrangheta nel mondo del porfido.

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