Il cinema archeologico protagonista a Rovereto

Saranno oltre 90 le opere che verranno presentate alla 26/a Rassegna internazionale del cinema archeologico di Rovereto, abbinato al 12° Concorso Premio Paolo Orsi, in programma dal 6 al 10 ottobre, e che quest’anno ha ricevuto la medaglia di rappresentanza dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Previsti inoltre una decina di incontri con i protagonisti della ricerca archeologica.

«Quanti misteri, quante scoperte e purtroppo quanta barbarie contro l’uomo e le tante sue realizzazioni e culture come in Iraq e in Siria. Partecipiamo per combattere l’ignoranza, l’intolleranza e la barbarie, per la cultura e per la pace in ricordo di Khaled Asaad trucidato a Palmira per difendere l’uomo e la civiltà», ha sottolineato il curatore della rassegna Dario Di Blasi nel corso della presentazione.

Fra i documentari della rassegna ci sono quelli dedicati alle Dolomiti, ai primi uomini in Australia, ai misteriosi obelischi in territorio curdo in Turchia, alla corte di Hat-shep-sut, primo faraone donna. Previsti poi film sulla ricostruzione della storia della Nike di Samotracia, sulla riscoperta della Verona romana, sulla storia e l’etnografia di siti e dell’Iran attuale e dell’antica Persia.

Verranno presentate immagini del Mustang tibetano, di robot sottomarini per scoprire antichi naufragi.
Spazio poi all’arte dei tappeti di Bijar e Tabriz e ai popoli che abitarono Angkor. In due film si parlerà di un intrigo nella Bibbia che ci fa sospettare un Gesù sposato e dell’ipotesi che l’Iliade e l’Odissea possano aver avuto origine nei miti baltici e non in quelli mediterranei.

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