Violazione informatica, Adoc chiama in causa il Garante sul caso Dolomiti Energia
L’associazione dei consumatori segnala la mancanza di risposte dopo l’attacco informatico che ha coinvolto i clienti di Dolomiti Energia. Criticata la gestione dei rapporti con il pubblico e il ritardo nella comunicazione dell’incidente
IL FATTO Dolomiti Energia lancia l’allarme sui dati rubati
TRENTO. Adoc Trentino prepara un reclamo formale al Garante per la protezione dei dati personali nei confronti di Dolomiti Energia, dopo non aver ricevuto riscontro alla richiesta di chiarimenti sul ritardo nella comunicazione della violazione informatica che ha coinvolto i dati dei clienti.
Secondo l’associazione, a due mesi dall’attacco informatico e a un mese dal loro primo reclamo, non sarebbe arrivata alcuna risposta dalla società, nonostante le sollecitazioni e il coinvolgimento di centinaia di cittadini.
Per Adoc Trentino, la mancata comunicazione diretta da parte di Dolomiti Energia risulta sorprendente, soprattutto considerando il ruolo dell’azienda e il percorso verso la quotazione in borsa. L’associazione critica inoltre l’assenza di un servizio di relazioni esterne adeguato e di un canale dedicato ai rapporti con le organizzazioni dei consumatori, situazione che – secondo quanto afferma – porterebbe numerosi cittadini a rivolgersi direttamente ad Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
«Abbiamo chiesto informazioni sulle ragioni del ritardo, quasi un mese, nella comunicazione ufficiale della violazione dei dati personali», dichiara Massimo Cestari per Adoc Trentino. L’associazione invierà il reclamo al Garante, trasmettendo copia anche ad Arera e alla Procura competente.
La nota dell'Adoc
A un mese dal reclamo presentato da ADOC Trentino e a due mesi dall’attacco informatico ai danni della banca dati di Dolomiti Energia, l’associazione non ha ancora ricevuto alcuna risposta diretta dalla società.
ADOC informa quindi i propri associati e le centinaia di cittadini che si sono rivolti ai nostri sportelli che provvederà a inoltrare formale reclamo al Garante per la Protezione dei Dati Personali, trasmettendone copia per conoscenza anche all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e alla Procura della Repubblica competente.
È quanto meno sorprendente che una società delle dimensioni e dell’importanza di Dolomiti Energia – peraltro in procinto di quotarsi in borsa – non abbia ritenuto opportuno fornire una risposta, nemmeno di carattere informativo, ai propri clienti e alle associazioni dei consumatori.
ADOC aveva semplicemente chiesto chiarimenti sui motivi del grave ritardo, quasi un mese, nella comunicazione ufficiale della violazione dei dati personali dei clienti. Con l’occasione, ADOC Trentino stigmatizza l’assenza di un adeguato servizio di relazioni esterne e di un canale dedicato ai rapporti con le organizzazioni dei consumatori. Tale carenza comporta che numerosi reclami e segnalazioni vengano inevitabilmente indirizzati direttamente ad ARERA, anziché trovare una prima risposta dalla società stessa.
Massimo Cestari per ADOC del Trentino