La tragedia in Nepal: tra i morti anche l'alpinista altoatesino Markus Kirchler
Il trentenne travolto da una valanga sullo Yalung Ri, nel cuore dell’Himalaya nepalese. In una spedizione diversa sono deceduti altri due italiani: Paolo Cocco e Marco Di Marcello, entrambi abruzzesi
BOLZANO. C’è anche Markus Kirchler, alpinista altoatesino trentenne, tra le vittime della valanga che ha travolto un gruppo di scalatori sullo Yalung Ri, nel cuore dell’Himalaya nepalese. Kirchler era impegnato nella salita alla vetta di 6.920 metri insieme ad altri appassionati provenienti da diversi Paesi.
La valanga si è staccata nella tarda mattinata di lunedì, travolgendo dodici alpinisti durante l’ascesa. Sette persone hanno perso la vita: oltre a Kirchler, altri due italiani, gli abruzzesi Paolo Cocco e Marco Di Marcello, un tedesco, un francese e due guide nepalesi. Cinque alpinisti — tre nepalesi e due francesi — sono stati tratti in salvo e trasportati in elicottero a Kathmandu. Secondo il sito del "The Himalayan Times", l'alpinista tedesco Jakob Schreiber e l'italiano Kirchler "facevano parte di una spedizione separata organizzata da Wilderness Outdoors".
Secondo il sito web di "The Tourism Times" di Kathmandu, "Bhuwan Bharati, amministratore delegato di Wilderness Outdoors, un’agenzia di trekking con sede a Kathmandu, ha confermato che Jakob Schreiber, dalla Germania, e Markus Kirchler, dall’Italia, sono stati sepolti dalla valanga. La loro guida alpina, Mere Karki, è morta anch’essa. “Avevano cambiato il loro piano iniziale di scalare il Pachermo (6.279 m) a causa del maltempo della scorsa settimana e si erano diretti verso la cima dello Yalung Ri”, ha detto Bharati".
In un secondo episodio sulle pendici del Panbari (6.887 metri), erano stati trovati morti nella loro tenda gli italiani Stefano Farronato e Alessandro Caputo, dispersi da venerdì e sorpresi dal maltempo.
Secondo le guide sul posto, il recupero sullo Yalung Ri è stato ostacolato dalle severe procedure autorizzative previste per le zone a permesso speciale dell’Himalaya, con richieste di soccorso rimaste in attesa per ore prima dell’autorizzazione ai voli.
(foto Ansa)