A Trento si celebra l'arte del buon pane di montagna: "Il nostro è un mestiere che non s'improvvisa"
L'evento, che si concluderà domani domenica 19 ottobre, assume quest'anno un significato particolare: coincide con il cinquantesimo anniversario dell'Associazione Panificatori di Confcommercio Trentino, traguardo che sarà celebrato domenica 19 ottobre mattina alle 11 con una cerimonia ufficiale
TRENTO. Il profumo del pane appena sfornato invade piazza della Mostra, dove è in corso la settima edizione di "Profumo di Pane Trentino: l'arte del buon pane di montagna". L'evento, che si concluderà domani domenica 19 ottobre, assume quest'anno un significato particolare: coincide con il cinquantesimo anniversario dell'Associazione Panificatori di Confcommercio Trentino, traguardo che sarà celebrato domenica 19 ottobre mattina alle 11 con una cerimonia ufficiale.
La manifestazione, inserita nel programma di "Autumnus – Città di Trento, i frutti della terra", trasformerà il cuore della città in un laboratorio a cielo aperto dove tradizione e innovazione si incontrano. Promossa dall'Associazione Panificatori e dalla CCIATA di Trento, con il sostegno della Provincia autonoma, l'iniziativa valorizza la cultura del pane come espressione autentica della montagna trentina.
Tra le novità dell'edizione 2025 spicca il Laboratorio di Panificazione, allestito in collaborazione con la Scuola di Arte Bianca di Rovereto. Qui maestri panificatori e giovani allievi lavoreranno fianco a fianco, mostrando al pubblico tutte le fasi della produzione del pane fresco e dei dolci da forno tipici. Un'occasione unica per scoprire i segreti di un mestiere antico e per sottolineare l'importanza della formazione come ponte verso il futuro della categoria.
Il programma prevede laboratori esperienziali, degustazioni e percorsi sensoriali dedicati ai prodotti del territorio: dal pane al miele, dalla birra artigianale ai formaggi tipici. Non mancheranno attività didattiche per le scuole, pensate per trasmettere ai più giovani l'importanza dell'alimentazione consapevole e del valore del lavoro manuale.
«Profumo di Pane Trentino è molto più di un evento: è un racconto collettivo, fatto di mani, di forno e di comunità», spiega il presidente dell'Associazione Emanuele Bonafini. «Ogni anno, quando torniamo in piazza a impastare, a spiegare, a condividere il nostro lavoro, sentiamo di rinnovare un patto antico tra il pane e la gente». Quest'anno il traguardo dei cinquant'anni assume un valore particolare: mezzo secolo che racconta la fatica quotidiana di chi lavora di notte perché la mattina ci sia il pane, ma anche la capacità di una categoria di evolversi e innovare restando fedele ai propri valori.
«Il nostro non è un mestiere che si improvvisa: è una forma d'arte che si tramanda, si studia, si affina», sottolinea Bonafini. «Oggi più che mai sentiamo la responsabilità di custodirla e di trasmetterla ai giovani, perché il futuro del pane trentino dipende da loro». Essere panificatori in Trentino significa portare avanti un presidio di cultura, di qualità, di legame con la terra, in un ciclo che unisce agricoltura, artigianato e comunità.
L'evento si conferma un appuntamento imperdibile per cittadini, famiglie e turisti, ma anche un momento di orgoglio per l'intera categoria. Un modo per rendere omaggio a un mestiere fatto di lievito e di tempo, che ancora oggi dà sostanza al valore più semplice e universale: quello del pane.