Rapina nella villa di Gallizioli, si cerca il furgone della banda. L’imprenditore: “Non riesco a dormire”
“Sono tornato a casa poi me ne sono andato, dove è ancora tutto sottosopra. C'è ancora l'odore lasciato dalle ore in cui hanno lavorato con la fiamma ossidrica e non ho ancora la forza per mettermi a sistemare”
IL COLPO Prigioniero per ore e rapinato
VIDEO Il racconto dell'imprenditore
LA TESTIMONIANZA «Uno mi teneva fermo»
TRENTO. Dopo aver trovato l'auto, ora si cerca un furgone.È dal veicolo - colore chiaro, targa straniera - che potrebbero arrivare elementi nuovi, importanti, per risalire alla banda che nella notte tra martedì e mercoledì scorsi ha colpito nell'abitazione di Eugenio Gallizioli, tenendo il commerciante settantaduenne sotto tiro per oltre quattro ore.
Il mezzo, sulle cui tracce ci sono ora i carabinieri del comando provinciale, con alert condivisi con le altre forze dell'ordine - sarebbe stato visto aggirarsi lungo le strade che servono le palazzine residenziali della collina tra Villazzano e la Bolghera.
Non solo: quel che più potrebbe rilevare è il fatto che sarebbe stato notato nei giorni precedenti al colpo negli stalli a ridosso dell'ingresso della facoltà di Ingegneria a Mesiano, proprio quelli dove giovedì pomeriggio è stata individuata e recuperata la Skoda Octavia di Gallizioli, rubata dalla banda e utilizzata per allontanarsi dalla villetta appena depredata.
Qualora queste segnalazioni trovassero riscontro, è possibile che la banda possa aver testato i vari itinerari e i relativi tempi di percorrenza per coprire la distanza tra via Falzolgher e la strada che da San Donà sale a Mesiano.
Sempre lo stesso furgone potrebbe essere stato utilizzato dai malviventi per andare a recuperare le bombole da taglio ossiacetilenico che - come ha riferito Gallizioli - i banditi sarebbero andati a recuperare per procedere all'apertura della cassaforte dopo il diniego della vittima a fornire la combinazione.In queste ore, dunque, gli inquirenti stanno esaminando tutti i filmati della rete di telecamere presenti sulla rete viaria nella zona della collina est, a caccia di possibili passaggi sia del furgone che della Skoda.
Per un giorno e mezzo i militari delle investigazioni scientifiche del comando provinciale dell'Arma hanno passato al setaccio abitacolo, bagagliaio ed esterni della vettura per raccogliere anche il più minimale elemento.
Il settantaduenne, nel frattempo, continua a trascorrere le sue notti dai familiari («sempre in bianco, non riesco ancora a dormire», ha spiegato) ed è tornato in via Falzolgher venerdì mattina soltanto per partecipare alla trasmissione mattutina di Rai 1 Uno Mattina News, il cui inviato ha ripercorso con Gallizioli le fasi della rapina.
«Poi me ne sono andato, lì è ancora tutto sottosopra, c'è ancora l'odore lasciato dalle ore in cui hanno lavorato con la fiamma ossidrica e non ho ancora la forza per mettermi a sistemare».