“Dolomiti Energia, clienti informati tardi sull’attacco hacker: sì al risarcimento”
Tanti i reclami. L'Adoc del Trentino: “È evidente una fragilità del sistema di protezione dei dati aziendali di una società da tempo in procinto di quotarsi in Borsa”
TRENTO. Sono diversi i clienti di Dolomiti Energia che si sono rivolti ad Adoc (Associazione difesa orientamento consumatori) del Trentino, l'associazione dei consumatori legata alla Uil, per un reclamo, relativo ovviamente non all'attacco hacker subito dalla società di via Fersina, ma al significativo ritardo della comunicazione della violazione dei dati personali dei clienti stessi.
Sono infatti passate diverse settimane dalla data dell'attacco (13 settembre) alla notifica personale e pubblica della violazione del sistema (8 ottobre). Un ritardo non giustificato per Adoc e che merita un risarcimento per i danni subiti ai sensi dell'art. 77 e 34 del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) che impone al titolare del trattamento dei dati di informare tempestivamente gli interessati qualora sia presente un rischio elevato per i loro diritti e le loro libertà.
Nei reclami viene richiesto pure dettaglio, causa e natura dei dati personali compromessi e le misure tecniche ed organizzative adottate per contenere il danno e soprattutto prevenire ulteriori incidenti e violazioni.
”Quello che è comunque evidente – secondo Adoc – è una fragilità del sistema di protezione dei dati aziendali di una società, Dolomiti Energia, da tempo in procinto di quotarsi in Borsa e la necessità di spendere qualcuna delle risorse raccolte col “green bond" da 200 mln di euro, oltre che in investimenti energetici alternativi, anche nell'aggiornamento e rinforzo dei propri sistemi di difesa informatica e della propria macchina amministrativa”.