Attacco hacker a un fornitore, Dolomiti Energia lancia l’allarme sui dati rubati
L’azienda scrive ai clienti raccomandando una serie di precauzioni per prevenire eventuali truffe informatiche. Tra i dati a rischio anche mail, telefono, codice del contatore, informazioni relative al contratto e Iban
TRENTO. Allarme privacy per i clienti di Dolomiti Energia, che potrebbero vedere compromessi dati sensibili e importanti come numero di telefono, codice del contatore e soprattutto l’Iban. È stata la stessa azienda a comunicarlo, con una mail inviata ai clienti, spiegando che «in data 13 settembre 2025 un nostro fornitore ha subito un attacco informatico che ha interessato dati personali contenuti in documenti relativi al rapporto contrattuale fra Dolomiti Energia e i suoi clienti».
Ma quali sono i dati a rischio? «Dalle prime indagini svolte, - afferma la società - è emerso che l’evento ha comportato una perdita di confidenzialità di alcuni dati personali». Tra questi: nome, cognome, indirizzo di fornitura, codice fiscale, mail, telefono, codice del contatore, informazioni relative al contratto, Iban. Tutti dati presenti all’interno dei documenti contrattuali che sarebbero stati acquisiti grazie all’attacco informatico. I dati relativi ai documenti di identità (es. numero carta identità o passaporto) o a credenziali di accesso, invece, non sono stati interessati dall’evento. Dolomiti Energia spiega anche che «abbiamo immediatamente messo in atto, anche attraverso il fornitore, le misure necessarie per contenere l’attacco, mitigare i potenziali impatti e impedire l’ulteriore accesso ai dati e abbiamo notificato l’evento all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali».
La società mette tuttavia in guardia i clienti dalle possibili truffe che potrebbero essere messe in atto grazie ai dati acquisiti. Viste le contromisure messe in atto, spiega De, non è necessario cambiare credenziali di accesso o password.
Alcune precauzioni potrebbero però essere utili, come prestare attenzione a mail sospette o tentativi di phishing:
- per via della conoscenza dei dati personali, richieste provenienti da terzi potrebbero apparire legittime e trarre in inganno;
- evitare di cliccare su link provenienti da mittenti sconosciuti;
- contattare la società se si ricevono comunicazioni insolite.