Gregge maltrattato tolto ai proprietari in valle dei Laghi
Confermata la confisca di cinquecento pecore. La coppia trentina, che possiede i capi di bestiame e aveva patteggiato la pena, voleva la restituzione delle bestiole. La Cassazione ha definito il ricorso inammissibile
TRENTO. Le pecore maltrattate sono state tolte per sempre ai proprietari, un uomo e una donna della valle di Laghi: la confisca del gregge, disposta dal tribunale di Trento, è stata confermata dalla Cassazione, così come la sospensione per la coppia dell'attività di trasporto, commercio e allevamento di animali per un periodo di quattro mesi.
Anche se i proprietari non sono stati gli autori materiali delle violenze, è loro responsabilità garantire il benessere degli animali.
Rimane intanto ancora sospesa la posizione dei quattro pastori romeni indagati per le percosse e per la morte di alcuni capi di bestiame: la richiesta di archiviazione della procura è stata impugnata dalle associazioni animaliste ed è al vaglio del giudice.
A denunciare le condizioni in cui veniva gestito il gregge, nel settembre 2023, è stata la Lav, che aveva divulgato immagini e foto raccapriccianti di agnellini presi a calci e pecore percosse con un bastone sul dorso.
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