Giustizia

Gregge maltrattato tolto ai proprietari in valle dei Laghi

Confermata la confisca di cinquecento pecore. La coppia trentina, che possiede i capi di bestiame e aveva patteggiato la pena, voleva la restituzione delle bestiole. La Cassazione ha definito il ricorso inammissibile

di Marica Viganò

TRENTO. Le pecore maltrattate sono state tolte per sempre ai proprietari, un uomo e una donna della valle di Laghi: la confisca del gregge, disposta dal tribunale di Trento, è stata confermata dalla Cassazione, così come la sospensione per la coppia dell'attività di trasporto, commercio e allevamento di animali per un periodo di quattro mesi.

Anche se i proprietari non sono stati gli autori materiali delle violenze, è loro responsabilità garantire il benessere degli animali.

Rimane intanto ancora sospesa la posizione dei quattro pastori romeni indagati per le percosse e per la morte di alcuni capi di bestiame: la richiesta di archiviazione della procura è stata impugnata dalle associazioni animaliste ed è al vaglio del giudice.

A denunciare le condizioni in cui veniva gestito il gregge, nel settembre 2023, è stata la Lav, che aveva divulgato immagini e foto raccapriccianti di agnellini presi a calci e pecore percosse con un bastone sul dorso.

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