Animali

Trentino, Wwf in campo contro la caccia in deroga al fringuello: petizione

La nota organizzazione ecologista chiede la revoca della recente delibera della giunta Fugatti: «Un atto assurdo, che autorizza l'abbattimento di 13 mila uccelli di una specie protetta. Così si mina la credibilità degli stessi cacciatori ai quali chiediamo di ripudiare in massa questo provvedimento indifendibile, se vogliono davvero definirsi custodi e gestori della natura»

Wwf in campo in Trentino contro quella che l'organizzazione definisce «una decisione che non solo minaccia la fauna del nostro territorio, ma scardina ogni logica di tutela ambientale».

Il riferimento è a un recente atto della giunta provinciale: «Ha approvato - scrive il Wwf - una delibera che autorizza l'abbattimento di 13.000 fringuelli, una specie protetta da oltre 30 anni.

Un gravissimo passo indietro sotto forma di un incomprensibile regalo a una parte del mondo venatorio, che mina la credibilità degli stessi cacciatori. 

Questa deroga è indifendibile, non solo eticamente, ma anche scientificamente. Ecco alcuni dei motivi.

Rischio per altre specie: la caccia al fringuello aumenta il rischio di abbattere involontariamente altre specie protette, trasformando un atto già grave in una potenziale strage indiscriminata

Inquinamento da piombo: ogni sparo disperde nell'ambiente pallini di piombo, metallo altamente tossico che avvelena suolo, acque e l'intera catena alimentare.

Controlli: basare il monitoraggio delle uccisioni su un'autocertificazione è una farsa che non può garantire in alcun modo il rispetto dei limiti imposti.

Questa delibera - conclude il Wwf - è in definitiva un test di coerenza per il mondo venatorio, che dovrebbe per primo ripudiare in massa un provvedimento simile se vuole anche solo lontanamente auspicare di potersi definire "custode e gestore della natura".

Per questo, non ci appelliamo solo a chi è contro la caccia, ma anche a quella parte del mondo venatorio che ha ancora a cuore la propria credibilità e il futuro della fauna.

Auspichiamo che non un solo cacciatore presenti domanda per questa deroga, dimostrando con i fatti di essere dalla parte della natura, e non solo del grilletto facile».

Il Wwf invita quindi tutti i cittadini a supportare la nuova petizione lanciata per chiedere «la revoca di questo assurdo provvedimento».

Questo, infine, il comunicato con il quale il 25 agosto scorso la Provincia aveva annunciato il provvedimento.

«In vista della stagione venatoria 2025/2026, la giunta provinciale ha approvato oggi la delibera che autorizza il prelievo in deroga del fringuello (Fringilla coelebs), nel rispetto della direttiva europea e della legge provinciale sulla caccia.

La decisione è approdata sui banchi dell’esecutivo su proposta dell’assessore provinciale alle foreste, caccia e pesca Roberto Failoni ed è stata condivisa anche da altre realtà italiane come Lombardia e Liguria.

Il fringuello, specie non inclusa nell’elenco nazionale di quelle cacciabili ma classificata in stato di “minor preoccupazione” nelle liste rosse europee e italiane, può dunque essere prelevato in deroga, mantenendo invariata la sostenibilità delle popolazioni a livello europeo.

Il prelievo potrà avvenire esclusivamente da appostamento fisso, per un massimo di tre giornate settimanali. Il sistema di monitoraggio sarà particolarmente rigoroso: i cacciatori autorizzati dovranno registrare online, dopo ogni giornata, i capi prelevati e annotarli sul tesserino venatorio.

La struttura provinciale seguirà costantemente l’andamento dei prelievi e sospenderà l’attività al raggiungimento del 90% della quota assegnata. I controlli sul territorio saranno effettuati dagli organi di vigilanza venatoria».

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