Il tema

Terre rare, accordo Provincia-Muse per la mappatura e l'analisi dei siti minerari trentini

L’iniziativa annunciata oggi, sabato 5 luglio, si inserisce nel quadro normativo europeo e nazionale che richiede agli Stati membri l’elaborazione di programmi di esplorazione per le materie prime critiche

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TRENTO - Nasce una collaborazione tra Provincia e Muse per lo sviluppo di attività di studio e ricerca scientifica sulle risorse minerarie del territorio trentino, con uno sguardo attento alle materie prime critiche.

L'accordo di collaborazione sarà sottoscritto tra il Servizio Industria, ricerca e minerario della Provincia autonoma di Trento e il Muse - Museo delle Scienze di Trento, per lo sviluppo di attività di studio e ricerca scientifica sui siti minerari presenti nel territorio trentino.

"Questa collaborazione - sottolinea il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli - punta a consolidare e aggiornare il quadro scientifico esistente, con il coinvolgimento delle migliori competenze, anche grazie al Muse, per valorizzare e tutelare il nostro territorio attraverso la sua attenta conoscenza".

L'accordo, della durata di cinque anni, approvato con provvedimento della Dirigente del Servizio industria, ricerca e minerario, prevede attività di studio e ricerca scientifica: una mappatura delle conoscenze esistenti, lo svolgimento di indagini multidisciplinari, la realizzazione di un catalogo aggiornato e georeferenziato dei giacimenti minerari, in sinergia con le attività già avviate in collaborazione con l'Università di Padova.

La collaborazione con il Muse, forte di una consolidata conoscenza del territorio provinciale anche in ambito geologico e mineralogico, dotato di laboratori per le analisi sui materiali e in possesso di banche dati, collezioni e documentazione d’archivio e bibliografica, consente di integrare e rafforzare il lavoro di raccolta ed elaborazione dei dati sulle risorse minerarie, comprese quelle classificabili come “critiche”.

L’iniziativa si inserisce nel quadro normativo europeo e nazionale, introdotto dal recente Regolamento (UE) 2024/1252 (“Critical Raw Materials Act”) e dal decreto-legge 84/2024, che richiede agli Stati membri l’elaborazione di programmi nazionali di esplorazione per le materie prime critiche, e si affianca allo “Studio della distribuzione e consistenza di risorse ascrivibili fra le materie prime critiche nell’ambito della Provincia autonoma di Trento” già avviato con la deliberazione della giunta del 19 agosto 2024.

[nella foto, le antiche miniere di Cinquevalli nel Lagorai, a Roncegno, in Valsugana]

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