Montagna

La tragedia a Cima Bocche, addio a due imprenditori trentini con la passione del volo

Davide Leonardi, ex amministratore di Aeroporto Caproni spa, gestiva la cava di famiglia ad Ala. Alessandro Rizzoli, abitante a Povo, era fondatore di Artecalore, ditta con sede a Pergine, specializzata in stufe e cucine

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TRENTO - «Ci sono tanti modi di morire. Non li scegliamo noi nei casi normali della vita ma, tra tutti i modi di morire, quello che il fato ci riserva nel mentre pratichiamo la nostra passione più profonda è la morte che dà un significato intimo all'esistenza di un uomo e che rende forse la morte più accettabile tra coloro che rimangono».

Sono le parole che Davide Leonardi aveva dedicato all'amico "Sten", Giuliano Stenghel, morto nell'agosto del 2020. Parole che ora, a fronte della tragica scomparsa dell'autore, fanno ancor più riflettere.

Davide Leonardi, residente ad Ala, era titolare con il fratello Luca dell'azienda di famiglia creata dal padre Silvano, geometra molto conosciuto nella zona. Si occupava della gestione della Cava Valfredda e della produzione di materiali inerti, impegno che in passato aveva affiancato al ruolo di amministratore unico di Aeroporto Caproni spa. È cugino di Marco Leonardi, presidente del poligono tiro e direttore del Museo della guerra. Davide era stato sposato con Barbara Lorenzi, avvocata, ex presidente del consiglio comunale di Rovereto. Sul profilo Facebook di Davide Leonardi si possono ammirare i suoi spettacolari voli: l'ultimo video, condiviso il 12 giugno. mostra le cime della Svizzera.

Alle sue spalle c'era Alessandro Rizzoli, residente a Sprè di Povo, pure lui imprenditore con la passione del volo, noto anche oltre il Trentino quale fondatore e socio di maggioranza (socia di minoranza è Marta Bastiani) della Artecalore srl, ditta specializzata in stufe a legna e cucine. Dalla sede al Bic di Pergine Valsugana, in viale Dante, nel 2013 l'azienda si era spostata nel nuovissimo stabilimento nella zona industriale di via Tamarisi, ampliandosi negli spazi e aprendosi a nuove collaborazioni, fino a superare i dieci dipendenti. Appassionato del suo settore, nel lavoro investiva molto, ma al contempo riusciva a ritagliarsi del tempo per volare. «Di recente Alessandro aveva preso il motoaliante in società» spiegano le persone a lui vicine. G.R. e Ma. Vi.

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