Vigili del Fuoco di Vervò, lo spegnimento dell’incendio di una palazzina l’intervento più difficile degli ultimi anni
"Siamo stati impegnati a Priò dalle 19 fino alle quattro del mattino, poi il giorno dopo per mettere tutto in sicurezza. Sono state ore molto difficili", racconta il comandante Manuel Brida. Che aggiunge: "Per fortuna con la fusione dei Comuni non c’è stato un accorpamento dei Corpi dei pompieri, in questo modo ogni paese, anche quello più piccolo, ha un punto di riferimento importante. E quel riferimento siamo noi”
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Manuel Brida ha 39 anni, è nato e cresciuto a Priò, e da diciassette anni veste la divisa dei Vigili del Fuoco. Dal 2011 comanda il Corpo di Vervò, un territorio di 1450 ettari che comprende due paesi con circa 700 abitanti complessivi, immerso tra boschi e campagne della Val di Non. La sua storia è quella di tanti volontari trentini: agricoltore per passione e mestiere, pompiere per vocazione.
"Sono entrato a 18 anni, nel 2004," racconta Manuel dalla caserma che presto sarà ristrutturata e ampliata. "Avevo alcuni amici più grandi già nei Vigili del fuoco, e piano piano sono entrato anch'io. La carriera è stata veloce: caposquadra nel 2008, comandante nel 2011. Questo è il mio terzo mandato, nel 2026 scadrà e penso che sia giusto lasciare spazio a qualcun altro."
La fusione dei Comuni ha creato Predaia, unendo cinque realtà territoriali, ma i Corpi dei Vigili del fuoco sono rimasti nelle loro sedi storiche. Una scelta lungimirante, spiega il comandante: "Sarebbe stato impossibile garantire il servizio che diamo ora con un corpo unico. Quando arriva l'elicottero di soccorso, noi dobbiamo essere già sul posto, non in viaggio verso la caserma centrale."
Il comandante dei Vigili del fuoco di Vervò: "Orgoglioso di essere alla guida di un Corpo così"
Il Corpo di Vervò conta diciotto vigili, con un'età media attorno ai quarant'anni. Il più giovane ha appena terminato il corso base a 19 anni, il più anziano sta per lasciare a 65. "Abbiamo un buon ricambio generazionale," sottolinea Manuel. "Ci troviamo ogni giovedì sera per la manutenzione e i controlli di routine, e una volta al mese facciamo manovre di corpo per mantenerci allenati."
Gli interventi sono circa una ventina all'anno, prevalentemente recuperi di trattori impantanati nei campi durante la stagione primaverile. "La questione agricola ci tiene abbastanza impegnati," sorride il comandante, che conosce bene il problema avendo un'azienda propria. "Fortunatamente senza mai grossi problemi per le persone, sempre cose pratiche."
Ma ci sono stati anche interventi più impegnativi. Nel 2021 un incendio ha interessato il tetto di un condominio a Priò: "Siamo stati impegnati dalle 19 fino alle quattro del mattino, poi il giorno dopo per mettere tutto in sicurezza." Negli ultimi anni sono aumentati gli interventi legati al maltempo: frane, smottamenti, pulizia di strade invase da ghiaia e detriti. "Quasi, quasi il maltempo ci impegna più del fuoco," osserva Manuel.
Tra i ricordi più difficili, un intervento per un gesto estremo durante il secondo mandato, nel periodo del Covid. "Sono esperienze che ti segnano, soprattutto quando vivi sempre qui e conosci i posti. Però quando entri nei vigili del fuoco sai che può capitare. L'adrenalina del momento ti aiuta, sono i giorni successivi che ti lasciano il segno."
Non mancano gli episodi curiosi, come il recupero di un cavallo scivolato lungo una scarpata e incapace di risalire: "L'abbiamo imbragato e recuperato piano piano con l'aiuto del proprietario e dei colleghi di Trento. Gli animali sanno proprio come mettersi nei casini!"
Il territorio non è nuovo alla presenza di grandi carnivori ma finora non si sono mai registrati problemi che abbiano richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. La collaborazione con i corpi vicini è fondamentale, soprattutto dopo la fusione comunale: "Siamo più uniti di prima. Quando abbiamo acquistato la nuova autobotte nel 2022, ci siamo coordinati con gli altri corpi per diversificare i mezzi invece di comprare tutti la stessa attrezzatura."
Manuel riflette sui cambiamenti del ruolo di comandante: "Perdi un po' la parte strettamente interventistica. Durante l'incendio del tetto volevo salire anch'io, ma devi coordinare, rapportarti con le forze dell'ordine, gestire l'arrivo dei rinforzi. È più un lavoro di coordinamento che operativo." Il Corpo garantisce anche l'assistenza al soccorso aereo, con l'elicottero che atterra al campo sportivo di Vervò, attrezzato anche per gli atterraggi notturni.
Guardando al futuro, i progetti riguardano principalmente la ristrutturazione della caserma, troppo ristretta per le attuali esigenze. Il parco mezzi è stato rinnovato: pick-up del 2019, autobotte del 2022, e un mezzo del 2011 ancora in buone condizioni.
"Abbiamo la fortuna di lavorare in un territorio dove la gente riconosce il nostro servizio," conclude Manuel. "La risposta della popolazione è sempre molto buona, c'è riconoscenza e questo ci rende contenti. Dopo tre mandati è giusto dare spazio a qualcun altro, il gruppo che si è creato è solido e c'è il ricambio generazionale."
Una storia di dedizione quotidiana, quella del comandante Brida, che tra campi da coltivare e sirene da seguire ha trovato il modo di servire la sua comunità con la passione di chi sa che ogni chiamata può fare la differenza nella vita di qualcuno.
I VIGILI DEL FUOCO DI VERVO’
- Manuel Brida - Comandante
- Mirco Conci - Vicecomandante
- Cristian Brida - Caposquadra
- Marco Marinelli - Caposquadra
- Alessio Tavonatti - Cassiere
- Matteo Brida - Segretario
- Nicola Brida - Magazziniere
- Armando Micheletti
- Massimiliano Strozzega
- Gianni Conci
- Andrea Conci
- Gianni Gottardi
- Matteo Sembianti
- Martino Viola
- Stefano Micheletti
- Davide Prantil
- Davide Conci
- Maicol Sicher