Atti sessuali con una bambina, l’imputato patteggia un anno e sei mesi
Dopo la denuncia del padre della vittima, nei confronti del ventenne era stata applicata la misura cautelare del carcere. La procura aveva disposto il giudizio immediato. A suo carico c'erano elementi di prova univoci e concordanti
TRENTO. All'epoca dei fatti l'imputato aveva 20 anni e la vittima poco più di 10. In diverse occasioni, nell'abitazione della famiglia di lei e in assenza di adulti, il giovane aveva approfittato dell'ingenuità della bambina inducendola a subire atti sessuali.
Trovandola sdraiata a letto, aveva allungato le mani su di lei e toccato il fondoschiena, mentre un giorno - come risulta dagli atti - in camera di lei si era appoggiato al suo corpo in modo esplicito, slacciandosi i pantaloni e terminando l'azione solo per le urla della sorellina della vittima, che si era spaventata nel vedere quella scena. I fatti contestati sono avvenuti a Trento, fra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024, nell'abitazione in cui viveva la famiglia della bambina.
Dopo la denuncia del padre della vittima, nei confronti del ventenne era stata applicata la misura cautelare del carcere. La procura aveva disposto il giudizio immediato. A suo carico c'erano elementi di prova univoci e concordanti.
La richiesta dell'imputato di partecipare ad uno specifico percorso di recupero è stata accettata, così come ha trovato accoglimento l'istanza di patteggiamento. Il giudice delle indagini preliminari Enrico Borrelli nei giorni scorsi ha emesso la sentenza: un anno e sei mesi, partendo da una pena base di sei anni con riduzione per il rito e per il riconoscimento dell'attenuante di minore gravità; revocata la misura cautelare, mentre la sospensione condizionale della pena è subordinata al termine delle attività rieducative antiviolenza.