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Terzo mandato, Salvini: legittimo che Trento decida in autonomia

Nella terza giornata interviene il vicepremier, che  a pochi giorni dallo scontro sulla decisione del governo di impugnare la norma voluta da Fugatti, esclude conseguenze romane: "Sul terzo mandato ho capito che non lo vuole nessuno, non c'è nessuno scricchiolio"
FUGATTI «Discutiamo subito di terzo mandato»
OPPOSIZIONI «Assistiamo a una deriva autoritaria di Fugatti»

MINISTRO Urso a Fugatti: "Rispetti gli alleati e gli accordi"

TRENTO - "Sul terzo mandato ho capito che non lo vuole nessuno. Secondo me è un errore perché è una riduzione della democrazia. Detto questo mi sono messo l'anima in pace e non c'è nessuno scricchiolio sul terzo mandato".

Lo ha detto il vice premier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, nel corso del Festival dell'economia.

"Per la Provincia autonoma di Trento penso che un scelta autonoma, da tutti i punti di vista, anche sulla legge elettorale sia legittima", ha aggiunto. "Questo senza alcun problema per il governo nazionale e all'alleanza a Roma che andrà avanti fino al 2027. Non c'è nessuna frattura nel governo".

In Trentino questa settimana ha scatenato un nuovo conflitto politico nel centrodestra la decisione del governo Meloni di impugnare la norma trentina che aveva introdotto la possibilità di candidarsi per un terzo mandato come capo della giunta. Una decisione che, se la Consulta accoglierà lo stop, sbarrerebbe la strada a un nuovo possibile mandato per il presidente leghista Maurizio Fugatti.

Il quale aveva subito reagito definendo la scelta romana un atto politico contro l'autonomia trentina. E a stretto giro Fugatti ha depotenziato la esponente di Fratelli d'Italia Francesca Gerosa come assessore: via vicepresidenza e deleghe su sport e famiglia.

Ieri il ministro Adolfo Urso - a margine del Festival - si è rivolto cons everità a Fugatti: "Chiedo che si rispettino gli accordi sottoscritti e consacrati con gli elettori e che un argomento estraneo alla conduzione del governo provinciale possa essere utilizzato come un'arma contundente contro chi rappresenta Fratelli d'Italia nella giunta provinciale".   

 

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