Giustizia

Morto Roberto Conci, atti dell'incidente in Procura: si valuta l’apertura di una inchiesta

La dinamica, ancora in fase di ricostruzione, è stata affidata agli agenti della polizia locale di Trento Monte Bondone, giunti sul posto per i rilievi e per raccogliere le testimonianze per far luce su quanto avvenuto
 

L'aggiornamento: Roberto Conci non ce l'ha fatta

TRENTO. La Procura aprirà un'inchiesta per lesioni stradali a seguito dello scontro tra due ciclisti avvenuto giovedì mattina, lungo la ciclabile all'altezza di Spini di Gardolo. A rimanere coinvolto, gravemente ferito, il giornalista Roberto Conci di 63 anni, che si trova ora all'ospedale di Trento. Le sue condizioni rimangono critiche. La dinamica, ancora in fase di ricostruzione, è stata affidata agli agenti della polizia locale di Trento Monte Bondone, giunti sul posto per i rilievi e per raccogliere le testimonianze per far luce su quanto avvenuto.

Nel pomeriggio di venerdì 16 maggio è stato sentito il secondo ciclista coinvolto, un settantasettenne rimasto ferito in modo lieve. Gli atti sono stati inviati quindi alla Procura del capoluogo: adesso spetterà alla pubblico ministero di turno Nadia La Femina, valutare l'eventuale apertura di un fascicolo.

L'allarme per l'incidente era stato lanciato giovedì, poco prima delle 11, lungo la pista sul lungo Avisio, nei pressi del carcere di via Beccaria. Stando agli accertamenti si sarebbe trattato di uno scontro frontale tra il sessantatreenne e il settantasettenne che si trovavano a bordo delle rispettive bici da corsa. Le cause sono in fase di accertamento e le indagini ancora in corso: non si esclude che i due o non si siano visti o non abbiano ben calcolato la manovra per evitarsi. Ciò che è certo è che l'impatto è stato violento, tanto da farli sbalzare dalla due ruote.

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