L’inchiesta

Inchiesta su droga e riciclaggio, i fratelli Agostini restano in carcere

Respinta dal gip la richiesta di revoca, ora si attende il riesame. Gabriele aveva risposto alle domande, Alessio aveva scelto il silenzio (nella foto Gabriele Agostini con il padre Claudio, anche lui in carcere)

TRENTO. Due fratelli, Gabriele e Alessio Agostini. Accuse diverse, ma per il momento i due stanno vivendo la stessa situazione. Entrambi sono in carcere, uno a Bolzano e l'altro a Verona, ed entrambi si sono visti rifiutare dal gip la richiesta di revoca del provvedimento cautelare.

Rimarranno in carcere, così come è in carcere, a Rovigo, papà Claudio. Gabriele Agostini, rappresentato dall'avvocata Elisabetta Pisani era stato l'unico della famiglia a parlare nel primo interrogatorio. L'accusa nei suoi confronti è di associazione a delinquere (insieme al padre) e di riciclaggio. Aveva riposto a tutte le domande del gip e al termine del lungo colloquio la difesa aveva chiesto la revoca della misura cautelare.

Anche per Alessio Agostini i difensori Giovanni Rambaldi e Giuliano Valer avevano fatto la stessa richiesta, ma la riposta del gip Gianmarco Giua è stata la medesima. L'operazione "Sciabolata" è scattata una settimana fa con l'esecuzione da parte delle Fiamme gialle trentine di 37 misure cautelari (20 persone in carcere e due ai domiciliari) ed il sequestro di beni per circa 12,4 milioni di euro. Due i locali di Andalo a cui sono stati messi i sigilli, in quanto considerati al centro dello spaccio e del consumo di droga: l'Andel House gestito da Claudio Agostini e il Tower Pub del figlio Gabriele.

Nei giorni scorsi era stata sentita anche la compagna di Claudio Agostini, Lilia Vacarciuc, 43 anni, residente ad Andalo. La donna, originaria della Moldavia, è accusata di associazione a delinquere e di riciclaggio assieme al compagno Claudio, al figlio di lui Gabriele Agostini e al consulente finanziario Steve Stinghel. Secondo gli inquirenti Vacarciuc avrebbe messo a disposizione il proprio conto corrente, attraverso il quale Claudio Agostini veicolava il denaro verso il consulente finanziario; lo stesso conto corrente, secondo l'accusa, era terminale dei disinvestimenti del compagno. La donna ha risposto alle domande del giudice Giua e l'avvocato ha chiesto la revoca della misura cautelare ma il giudice sulla sua posizione non si è ancora pronunciato.

Silenzio aveva fatto invece Andrea Villotti, ex presidente di Patrimonio del Trentino. accusato nel suo ruolo di vertice nella società della Provincia di aver alterato il procedimento di aggiudicazione del Grand Hotel Imperial di Levico per favorire la società di Alessio Agostini. Il tutto per ottenere in cambio costosi regali, pranzi e cene e ingressi alla spa dell'hotel di Torre d'Augusto. Difeso dall'avvocato Rambaldi, per lui l'istanza di revoca degli arresti domiciliari sarà presentata davanti al tribunale della libertà così come per Steve Stinghel, assicuratore 47enne che secondo gli inquirenti sarebbe stato «a libro paga di Claudio Agostini», e che «ha denotato una non comune dimestichezza» nel maneggiare il denaro di provenienza illecita.

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