Salute

Douglas Hanahan, vincitore del Pezcoller: «Non ci sono miracoli contro il cancro, bisogna capire le forme di resistenza del tumore»

Domani, sabato 17 maggio, si svolgerà la cerimonia di consegna del premio al Teatro Sociale. Il biofisico americano è conosciuto soprattutto per uno studio pubblicato nel 2000 e poi aggiornato, sullo sviluppo della cellula tumorale. Intanto l'Associazione americana per la ricerca si dice preoccupata dai tagli di Trump

TRENTO. "Abbiamo capito che non esistono cure miracolose per il cancro, e che è importante cercare di capire quali sono le forme di resistenza sviluppate dal tumore contro le medicine". Lo ha detto il biofisico americano Douglas Hanahan, vincitore del Premio Pezcoller-Aacr 2025, parlando con i giornalisti al Grand Hotel di Trento. 

Domani, sabato 17 maggio, alle 10 si svolgerà la cerimonia di consegna del Premio Pezcoller-Aacr al Teatro Sociale. Il biofisico americano è conosciuto soprattutto per uno studio pubblicato nel 2000 (poi aggiornato nel 2011, nel 2022 e nel 2024), dal titolo "The Hallmarks of Cancer". Un lavoro dove, ha spiegato Hanahan, "ho cercato di capire quali sono i progressi nello sviluppo che può fare una cellula tumorale, in modo tale da cercare di attaccarla da ogni possibile angolazione".

Riguardo gli sviluppi della ricerca, Hanahan ha detto che "non so ancora se sarà possibile debellare tutte le forme di tumore. Ma pensiamo ad esempio al tumore alla prostata, che colpisce tantissimi uomini intorno ai 70 anni: adesso è possibile mettere in atto delle cure che permettono la sopravvivenza di queste persone. Non so se riusciremo a fare progressi per tutti i tipi di tumore, ma sicuramente stiamo aumentando la possibilità di ridurre la resistenza dei tumori ai farmaci". 

   

Intanto i tagli di Trump alla ricerca medica preoccupano anche l'Associazione americana per la ricerca sul cancro (Aacr), che riunisce più di 56.000 ricercatori e medici da 145 Paesi diversi. "Stiamo lavorando molto su questo tema. Assieme all'Aacr ci stiamo muovendo sulla piazza di Washington, dove c'è l'apparato politico, e stiamo elaborando una petizione", ha spiegato ai giornalisti la presidente 2024-2025 dell'Aacr Patricia LoRusso. "Come organizzazione - le ha fatto eco l'amministratrice delegata Margaret Foti - siamo molto coinvolti da questi possibili tagli. Siamo un'organizzazione americana, ma con una copertura a livello internazionale. Il 35% dei membri della nostra organizzazione vengono da 145 Paesi diversi. Sicuramente siamo molto preoccupati da quello che sta succedendo. Se in questi ultimi anni c'è stato un calo della mortalità del 34% per certi tipi di cancro, lo dobbiamo ovviamente ai risultati prodotti dalla ricerca. E anche il dottor Hanahan ha contribuito a questi risultati".

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