Il fatto

Trento, rubano farmaci mentre vengono curati alla guardia medica

Dopo aver chiesto aiuto hanno tentato il colpo anche negli ambulatori: denunciati due trentenni che alla polizia hanno anche ammesso di essersi feriti tentando di rubare in negozi della città. Poco più tardi, per loro, una seconda denuncia dopo un intervento delle forze dell'ordine su segnalazione di alcuni residenti che lamentavano grida e comportamenti molesti in strada

TRENTO - Si erano feriti rubando in alcuni negozi del centro del capoluogo, ma dopo aver chiesto aiuto alla guardia medica, hanno pensato bene di tentare il colpo anche negli ambulatori, arraffando medicinali mentre il medico di guardia si stava prodigando per dare loro assistenza, indirizzandoli al vicino pronto soccorso del Santa Chiara.

È una storia di profondo disagio, prima ancora che di criminalità, quella che ha visto protagonisti due giovani, un trentunenne e una ventinovenne italiani, che nella notte tra martedì e ieri sono stati denunciati dagli agenti delle volanti della polizia.

Per ben due volte, perché gli episodi sono emersi in due distinte fasi. 

Prima, nella tarda serata dell'altro ieri, i due si erano recati in via Orsi per essere medicati: il medico di guardia li aveva invitati a raggiungere il pronto soccorso, dove il personale in servizio viste le loro condizioni ha allertato le forze dell'ordine.

I due, in stato di alterazione, avevano subito ammesso ai poliziotti di essersi feriti tentando di rubare in due distinti negozi della città, di cui avevano danneggiato le vetrine, venendo denunciati per furto aggravato in concorso.

Non avevano detto, tuttavia, quello che avevano fatto durante il passaggio in guardia medica: il furto di medicinali, ricette e timbri è emerso qualche ora dopo dopo che sempre la polizia era intervenuta in città su segnalazione di alcuni residenti, che lamentavano grida e comportamenti molesti in strada. 

A rendersi protagonisti del nuovo episodio erano sempre loro, il 31enne e la 29enne, che sono stati trovati in possesso di un sacchetto contenente timbri, medicinali e ricette mediche. Sono stati quindi nuovamente denunciati, in stato di libertà, all'autorità giudiziaria, questa volta per ricettazione e falsità ideologica commessa da privato.

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