Bandiera blu, sono dodici le spiagge trentine premiate per l'eccellenza
Quasi la metà si trova lungo i laghi di Caldonazzo e Levico, le altre a Terlago, Tenno, Roncone, Baselga di Piné, Bedollo, Lavarone e Bondone: un prestigioso riconoscimento che attesta, tra l'altro, acqua eccellente negli ultimi quattro anni, efficienza della depurazione e della gestione dei rifiuti e nel complesso dell'intero territorio
TRENTO - Da Caldonazzo a Terlago, da Tenno a Lavarone e altri otto spiagge: sono dodici le località trentine insignite del prestigioso riconoscimento di Bandiera blu, il vessillo che attesta, tra l'altro, acqua eccellente negli ultimi quattro anni, efficienza della depurazione e della gestione dei rifiuti e nel complesso dell'intero territorio.
Questa mattina la cerimonia di premiazione da parte della Foundation for environmental education (Fee) nella sede del Cnr a Roma alla presenza dei sindaci.
La bandiera blu viene assegnata sulla base dei 32 criteri del Programma che vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell'ambiente, spiega la Fee Italia che fa capo alla ong internazionale Foundation for Environmental Education.
Nella foto, i laghi di Caldonazzo e di Levico, in Valsugana, visti dalla strada del Menador che porta verso gli altopiani cimbri, dove c'è la bandiera blu di Lavarone.
LE SPIAGGE TRENTINE BANDIERA BLU
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VALLELAGHI - Lido Terlago, Tre Faggi
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SELLA GIUDICARIE - Spiaggia Roncone
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TENNO - Spiaggia Grande
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BONDONE - Porto Camarelle
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BEDOLLO - Località Piazze
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BASELGA DI PINÈ - Bar Spiaggia, Alberon, Spiaggia Lido
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PERGINE VALSUGANA - San Cristoforo
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TENNA - Spiaggia di Tenna
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CALCERANICA AL LAGO - Alle Barche/Pescatore/Riviera
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LEVICO TERME - Spiaggia Levico
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CALDONAZZO - Lido/Spiaggetta
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LAVARONE - Lido Marzari
A livello nazionale sono soltanto 22 i lòaghi che ottengono il riconoscimento, nel complesso sono 246 i comuni rivieraschi italiani (erano 236 nel 2024) e 84 gli approdi turistici (81), per complessive 487 spiagge (485), che corrispondono a circa l'11,5% dei lidi premiati a livello mondiale.
Quindici le nuove entrate e cinque i comuni non riconfermati: la Liguria perde una bandiera e ottiene 33 località; la Puglia sale a 27 riconoscimenti con 3 nuovi ingressi; con 23 bandiere blu c'è poi la Calabria che conquista tre nuovi ingressi.
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Vallelàghi
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Sella Giudicarie
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Tenno
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Bondone
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Bedollo
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Baselga di Pinè
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Pergine Valsugana
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Tenna
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Calceranica al Lago
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Levico Terme
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Caldonazzo
«Quest'anno abbiamo chiesto alle Amministrazioni comunali di redigere e presentare un Piano di Azione per la Sostenibilità, con le attività realizzate e programmate nel triennio 2025-2027», spiega Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia.
Gli obiettivi individuati per il triennio 2025-27, sono cinque: Mobilità sostenibile; Città e comunità sostenibili; Vita sulla terra; Vita sott'acqua; Lotta contro il Cambiamento climatico.
I 15 nuovi ingressi nel panorama italiano delle bandiere blu Fee sono: Torino di Sangro (Abruzzo), Cariati (Calabria), Corigliano Rossano (Calabria), Cropani (Calabria), Sapri (Campania), Cattolica (Emilia Romagna), Formia (Lazio), Campofilone (Marche), Castrignano del Capo (Puglia), Margherita di Savoia (Puglia), Pulsano (Puglia), San Teodoro (Sardegna), Messina (Sicilia), Nizza di Sicilia (Sicilia), Marciana Marina (Toscana).
I cinque Comuni non riconfermati sono Capaccio Paestum (Campania), Ceriale (Liguria), San Maurizio d'Opaglio (Piemonte), Ispica (Sicilia) e Lipari (Sicilia).
La Fee Italia ricorda che "i 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell'ambiente".
Tra gli indicatori considerati ci sono: l'esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l'accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell'arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l'educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo.
Non bisogna inoltre dimenticare l'azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio.
Alla valutazione hanno contributo diversi Enti istituzionali tra i quali i ministeri del Turismo, dell'Agricoltura, dell'Ambiente, l'Istituto superiore di sanità; la Federazione degli Ordini dei Chimici e dei Fisici; il Cnr; università della Tuscia e per Stranieri di Perugia e organismi privati quali i sindacati Balneari (Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti).