Assegno unico provinciale, più tutela per le donne vittima di violenza
"Rendiamo l'Assegno uno strumento sempre più efficace e vicino alle famiglie trentine più fragili", ha dichiarato l'assessore Achille Spinelli, sottolineando l'importanza di questa misura come segnale di attenzione e giustizia sociale
TRENTO. La Giunta provinciale di Trento ha approvato la nuova disciplina dell'Assegno Unico Provinciale per il periodo luglio 2025-giugno 2026, introducendo importanti novità a sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione. La modifica più significativa riguarda una maggiore protezione economica per le donne vittime di violenza, che potranno richiedere l'aggiornamento delle domande per la quota di sostegno al reddito quando la loro condizione sia verificata dai Servizi sociali o da enti accreditati.
"Rendiamo l'Assegno uno strumento sempre più efficace e vicino alle famiglie trentine più fragili", ha dichiarato l'assessore Achille Spinelli, sottolineando l'importanza di questa misura come segnale di attenzione e giustizia sociale.
Il provvedimento conferma la sospensione della quota B1 condizionata, relativa al mantenimento ed educazione dei figli minori, per non gravare ulteriormente sui nuclei familiari in un contesto di aumento del costo della vita. Vengono inoltre chiarite le disposizioni su sanzioni e rettifiche, definendo il termine massimo per le correzioni alle domande e specificando che le dichiarazioni di attualizzazione dei redditi non hanno effetti retroattivi e vanno rinnovate semestralmente.
L'AUP trentino, secondo la Giunta, assorbe già le finalità del "bonus idrico" nazionale, garantendo un sostegno economico complessivo ai soggetti vulnerabili. Le domande per il nuovo periodo potranno essere presentate presso gli enti di patronato a partire dal 15 maggio 2025.