Droga e affari, il Partito democratico: “Fallimento nella gestione delle nomine da parte di Fugatti"
Il segretario provinciale dei dem: “Preoccupa il sistema di criminalità emerso". Campobase: “L'emergere di rapporti stretti tra queste organizzazioni e amministratori di società pubbliche non può che portarci ad esprimere l'auspicio che debba essere fatta chiarezza per dare al cittadino l'idea di una politica trasparente”
TRENTO. Il Partito democratico del Trentino "esprime profonda preoccupazione per quanto emerso dall'inchiesta della Magistratura e dall'operazione della Guardia di Finanza, che ha scoperchiato quello che sembra essere un sistema di criminalità organizzata, con oscuri intrecci tra affari, politica e malavita". Lo afferma in una nota il segretario provinciale del Pd del Trentino Alessandro Dal Ri.
"Un'indagine - aggiunge Dal Ri - che coinvolge anche figure istituzionali come l'ex presidente di Patrimonio del Trentino, società a partecipazione provinciale già toccata dall'inchiesta Romeo".
"Da anni la destra trentina usa il tema della sicurezza e del degrado come unico argomento di campagna elettorale, concentrandosi sui più fragili e sui piccoli spacciatori. Oggi scopriamo che proprio chi era stato nominato da quella stessa destra in ruoli chiave all'interno delle società pubbliche strategiche aveva rapporti con quello che, secondo le indagini, sarebbe un sistema criminale organizzato vertice dello spaccio di droga in Trentino, che avrebbe approfittato del potere pubblico per fini personali. La vera insicurezza nasce quando chi gestisce le istituzioni agisce fuori dalla legalità", prosegue Dal Ri.
"L'inchiesta rappresenta un danno gravissimo per la credibilità del Trentino e delle sue strutture pubbliche. E' evidente il fallimento della gestione delle nomine da parte della Giunta Fugatti, che ha affidato ruoli di vertice in società come Patrimonio del Trentino a persone oggi indagate per fatti gravissimi", conclude il segretario provinciale del Pd del Trentino.
Campobase: “Sia fatta chiarezza”
"L'inchiesta delle forze dell'ordine sembra aver svelato una organizzazione di spaccio di droga che condizionava la città. Come Campobase non possiamo che ringraziare le forze dell'ordine per il lavoro che stanno completando". Lo si legge in una nota della segreteria di Campobase.
"Gli operatori economici della città di Trento sono stati i primi ieri a manifestare tutta la soddisfazione perché il clima, hanno detto, era diventato irrespirabile. Da quello che si legge questa organizzazione non solo garantiva il commercio della droga, ma rappresentava un pericolo per tutti gli operatori onesti. Anche questo significa garantire sicurezza a Trento come nelle valli, e per questo ringraziamo la magistratura, nei confronti della quale esprimiamo la nostra fiducia", prosegue Campobase.
Che conclude: “L'emergere poi nelle indagini di rapporti stretti tra queste organizzazioni e amministratori di società pubbliche non può che preoccuparci e portarci ad esprimere come Campobase l'auspicio che debba essere fatta chiarezza per dare al cittadino l'idea di una politica trasparente, in questo caso come in tutte le altre vicende che hanno mostrato come l'abbassare la guardia possa essere pericoloso".