Foto hot, ragazzina di 12 anni adescata in chat: imputati due minorenni e un adulto
La ragazzina, residente in una valle del Trentino, ha inizialmente ceduto alla richiesta di mandare foto e video senza veli. Quando ha detto no, sono iniziati i messaggi intimidatori. Minacce sono arrivate anche alla madre, che si era introdotta nella chat a difesa della figlia
TRENTO. Tutto è partito da una chat di gruppo: la ragazzina, 12 anni, pensava di interagire con coetanei, ma si è ritrovata vittima di un adulto manipolatore. Prima c'è stata la richiesta di amicizia, poi sono arrivate le confidenze, con le conversazioni on line che diventavano sempre più piccanti.
Le richieste dell'uomo, che si era finto adolescente per entrare nella chat, si sono fatte via via più esplicite: voleva immagini dell'amica in pose sexy, finché ad un certo punto ha preteso foto e video "senza veli". La ragazzina, residente in una valle del Trentino, ha inizialmente ceduto alle richieste; quando ha detto no, sono iniziati i messaggi intimidatori. Minacce sono arrivate anche alla madre, che si era introdotta nella chat a difesa della figlia.
I fatti risalgono alla primavera 2022. Ora sono in tre a processo per adescamento di minori, pornografia minorile e detenzione materiale pornografico.
Si tratta di soggetti residenti in Campania. Uno solo è maggiorenne, mentre due imputati non hanno ancora 18 anni. L'udienza al tribunale dei minorenni di Trento è stata celebrata nei giorni scorsi. Un ragazzo, che si trova in comunità per altri reati, ha partecipato in collegamento video; per lui è stato chiesto il giudizio abbreviato. Più delicata la posizione del secondo minorenne coinvolto nella vicenda, un ragazzo con una disabilità accertata derivante da un deficit cognitivo (a scuola è affiancato da un'insegnante di sostegno e segue un programma educativo).
La difesa ha chiesto l'assoluzione, sostenendo che il ragazzino si sarebbe trovato all'interno della chat senza percepire di che cosa si trattasse e senza partecipare alla condivisione di contenuti. Il giudice si è riservato di valutare fino a che punto l'invalidità agisca sulle sue capacità cognitive. L'udienza è stata rinviata all'autunno. A dare il via all'indagine è stata la madre della ragazzina, che si era insospettita per il cambiamento di umore nella figlia e aveva controllato il cellulare.
In occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, la polizia postale ha divulgato un opuscolo che contiene consigli utili per i ragazzi e per i genitori. Agli adulti viene suggerito di restare sempre aggiornati su app e social, di attivare gli strumenti di parental control, di chiedere ai figli cosa li appassiona on line.
«Comunicare è la parola chiave per proteggerli», viene evidenziato. Rispetto al medesimo periodo del 2024, nel primo trimestre 2025 in Italia è stato rilevato un aumento dei casi trattati (da 605 a 664), degli arrestati (da 30 a 118) e degli indagati (da 280 a 427).