Bilancio

Università di Trento, conti in ordine: attivo di 15 milioni di euro

Un risultato che beneficia anche dell'incremento dei trasferimenti provinciali e ministeriali, oltre che della gestione gioco forza prudente delle proprie risorse da parte dell'Ateneo. In Rettorato si torna così a respirare fiducia sulla capacità finanziaria dell'Ateneo di crescere e far fronte alle varie sfide future

TRENTO. L'Università mette i conti al sicuro. Dopo il rosso di due anni fa e le incertezze che avevano accompagnato l'Ateneo anche lo scorso anno, con il consuntivo 2023 che a fine aprile 2024 si era chiuso con un attivo di 4,5 milioni, il Consiglio di amministrazione ha approvato il Bilancio unico di Ateneo con un risultato positivo di 15,5 milioni.

Un risultato che beneficia anche dell'incremento dei trasferimenti provinciali e ministeriali, oltre che della gestione gioco forza prudente delle proprie risorse da parte dell'Ateneo. In Rettorato, dopo le incertezze degli anni scorsi, si torna così a respirare fiducia sulla capacità finanziaria dell'Ateneo di crescere e far fronte alle varie sfide future.

L'andamento del 2024 è stato influenzato in senso positivo dai nuovi trasferimenti ministeriali e provinciali, assegnati nell'autunno scorso. Inseriti nella quota base, queste nuove risorse hanno per ora attutito l'impatto dell'elevato tasso di crescita del costo del personale docente e ricercatore.

Soprattutto il costo del personale, unito all'aumento costante delle spese fisse-- aspetti strettamente legati alla crescita dell'Ateneo nei prossimi anni - è però, allo stesso tempo, un elemento su cui è necessario tenere alta la guardia sui conti, cosi come alta resta l'attenzione alla fine degli stanziamenti legati a progetti a scadenza, come i fondi per il Pnrr o i vari progetti ministeriali ed europei. Prudenza, dunque, è la parola chiave con cui il CdA guarda a questa nuova fase di stabilità dei conti.

I proventi operativi ammontano a 254 milioni di euro contro i 230 dello scorso anno. Un aumento di 24 milioni pari al 10,4%. I contributi sono stati pari a 181,8 milioni, costituiti principalmente da contributi dalla Provincia autonoma di Trento (+18,1%), contributi Mur (+9,9%) e dall'Unione Europea (+15,4%). Le entrate da tasse universitarie sono aumentate rispetto a quelle dello scorso esercizio (+8,9%) e ammontano a 22,6 milioni.

In aumento però anche i costi operativi che si attestano su 231,8 milioni, con un incremento di 11,5 milioni rispetto all'anno precedente (+5,2%). Completano la composizione del bilancio i proventi straordinari che aumentano rispetto all'esercizio precedente di 1,2 milioni di euro.

Risultano infine in aumento di 0,39 milioni le imposte sul reddito di esercizio. I costi per la gestione corrente (73,6 milioni) sono in aumento (+2%) rispetto allo scorso esercizio. La lieve crescita è legata principalmente all'aumento dei costi per acquisto di servizi e collaborazioni tecnico gestionali (+2,4 milioni), voce che comprende i costi di gestione degli immobili, dei servizi bibliotecari ed informatici e i costi per servizi erogati a favore del personale e degli studenti.

L'incremento deriva anche dall'aumento dei costi per sostegno a studenti (+0,19 milioni) per borse di studio, di mobilità e contributi erogati agli studenti. Registrano invece un lieve calo i costi per il diritto allo studio (-0,24 milioni), cioè borse per studenti "non-Ue" e "non residenti in Italia" e i costi per acquisto di libri e materiale bibliografico (-0,37 milioni). A tutti i costi operativi si aggiungono le imposte sul reddito pari a 8,1 milioni.

comments powered by Disqus