Dieci ecografi consegnati ai medici di famiglia
Distribuite ai gruppi integrati numerose apparecchiature diagnostiche
TRENTO. Dieci ecografi sono stati consegnati ieri ad altrettanti gruppi integrati di medici di medicina generale che nei mesi scorsi avevano presentato progetti ad hoc e frequentato dei corsi specifici per il loro utilizzo.
Ma oltre agli ecografi sono stati distribuiti elettrocardiografi, spirometri e altri apparecchi utili negli ambulatori. Grazie alla formazione e agli strumenti messi a disposizione, i medici di medicina generale possono ora eseguire direttamente una serie di esami che, fino ad ora, per essere eseguiti, richiedevano che i pazienti si spostassero presso le strutture ospedaliere o il pronto soccorso.
«Come Smi Trentino dobbiamo ringraziare Apss e Provincia per avere, primi in Italia, raggiunto l'obiettivo previsto dal Governo di consegnare le apparecchiature diagnostiche di 1° livello necessarie ai medici di medicina generale, per essere al passo con i tempi previsti dalla Missione 6 del Pnrr per gli obiettivi di valenza nazionale», scrive in una nota il segretario Nicola Paoli. «.Apparecchiature e device moderni e di ultima generazione, dati da Apss in comodato d'uso gratuito». Ora il prossimo passo è la distribuzione degli altri apparecchi nelle Aft, sempre ha chi ha presentato progetti per il loro utilizzi. «Si tratta di apparecchi digitali che possono essere collegati direttamente con gli specialisti dell'Apss», sottolinea soddisfatto Paoli e che saranno distribuiti in maniera uniforme sul territorio in base alle diverse progettualità».
Prosegue il sindacato: «Grazie a Smi Trentino, che ha firmato per primo l'accordo, e ad Apss e Assessorato alla salute, da oggi l'esecuzione nei nostri studi, all'interno di un percorso di presa in carico condiviso per le prestazioni più diffuse e per la gestione dei pazienti cronici contribuiranno a ridurre le liste d''attesa senza ingenerare una moltiplicazione di prestazioni». Il sindacato sottolinea che l'obiettivo non è sostituire la figura degli specialisti, ma fornire al cittadino un primo filtro per completare un percorso clinico diagnostico già impostato.