Sposi contro il fotografo: pagate e mai ricevute le immagini delle nozze
A quattro anni dal "sì" una coppia trentina sta ancora aspettando l'album completo: qualche scatto, in digitale, l'ha avuto in anteprima, ma la consegna del materiale sul giorno del matrimonio è slittata di giorni, diventati poi mesi e anni. È così scattata la causa per inadempimento contrattuale
TRENTO - A quattro anni dal "sì", una coppia trentina sta ancora aspettando l'album completo delle foto del matrimonio. Qualche scatto, in digitale, l'ha avuto in anteprima: i fotografi il loro lavoro evidentemente lo avevano fatto, ma la consegna del materiale relativo al giorno del matrimonio è slittata di giorni, diventati poi mesi e anni.
Dato che il conto era stato pagato in anticipo, marito e moglie - due trentenni della val di Fassa - hanno deciso di fare causa al fotografo per inadempimento contrattuale, presentando anche l'elenco del materiale mancante: una chiavetta Usb con le foto in alta definizione, sei book fotografici, come da preventivo, e una stampa delle dimensioni di un poster.
Il professionista, titolare di una ditta individuale con sede in Toscana, non si è presentato davanti al giudice, né ha prodotto memorie difensive. Al di là del suo silenzio, la documentazione presentata dalla coppia di sposi è stata sufficiente per il giudice, che ha accertato e dichiarato l'inadempimento del fotografo riguardo al contratto di prestazione d'opera e l'ha condannato a consegnare il materiale fotografico mancante, a versare agli sposi la somma di 614,10 euro come risarcimento danno, nonché a rifondere le spese di lite, pari a 1.265 euro, più altre voci.
Dopo aver scelto la location in Toscana, la coppia aveva contattato la ditta che si sarebbe occupata del servizio fotografico.
Era il 2019 e il preventivo porta la data dell'autunno di quell'anno. La pandemia della primavera 2020 aveva poi scombinato tutti i programmi e le nozze erano slittate al 2021. Il fotografo, che aveva già ricevuto l'importo contenuto nel preventivo, ha seguito la cerimonia e immortalato le immagini più significative del ricevimento. Il lavoro, dunque, era stato eseguito così come pattuito e senza alcun tipo di incomprensione. Il problema è stato successivo, quando la coppia si è accorta che, a parte l'anteprima delle immagini recapitata senza intoppi, la consegna dei book fotografici definitivi veniva continuamente rinviata.
Un ritardo inspiegabile. Stanchi di interpellare il professionista, senza mai avere una risposta definitiva sui tempi, marito e moglie si sono rivolti al giudice di pace, chiedendo di accertare l'inadempimento contrattuale e di condannare il fotografo alla consegna del materiale pattuito. La coppia ha anche chiesto la risoluzione del contratto con un rimborso pari a 1.600 euro.
Quest'ultima domanda non è stata accolta dal giudice, che però si è espresso favorevolmente agli sposi per quanto riguarda la prima richiesta, ossia il riconoscimento della mancata esecuzione della prestazione.
Inoltre il fotografo è stato condannato a risarcire la coppia con una somma di poco superiore a 600 euro, pari alle spese legali sostenute nella fase stragiudiziale, «non avendo il debitore in alcun modo provato che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile».
Il professionista, in assenza di una sua giustificazione valida, dovrà dunque versare l'importo specificato dal giudice e concludere in fretta la composizione dei book.