Centro Santa Chiara, alta tensione sul "buco" per gli eventi alla Music Arena: sciopero annunciato e sospeso
I due milioni che mancano preoccupano tutti: «Abbiamo chiesto a Gerosa come farà. Ha risposto che non lo sa», ma intanto l’astensione del personale durante il Festival dello sport è stata rinviata. Il cda dell'ente stava per congelare l'attività le attività ordinarie previste nele prossime settimane
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TRENTO. Di prima mattina, con in mano il giornale e i dati freschi del "buco" della Music Arena, l'incontro tra rappresentanti sindacali e i vertici del Centro servizi culturali Santa Chiara. Poco dopo l'ora di pranzo l'annuncio: «Lavoratori e lavoratrici proclamano lo sciopero per il 10 ottobre, in concomitanza con il Festival dello sport».
D'altra parte la direzione dell'ente aveva spiegato di essere pronta a deliberare il congelamento di tutte le attività ordinarie (teatro, eventi, balletti, incontri ecc) previste per le prossime settimane. Con, quindi, la preoccupazione di sindacati e lavoratori (sono circa 60) che è cresciuta a dismisura.
Ancora: nel primo pomeriggio i sindacati riferiscono di essere stati convocati d'urgenza dall'assessora Francesca Gerosa. Che oltre alla cultura, e quindi alla musica, si occupa anche di sport e quindi vuole evitare uno sciopero del personale il giorno dell'inaugurazione del Festival. Alle 18 la riunione in Provincia con Gerosa e la dirigente Mussino. E a ora di cena la novità: «Lo sciopero è stato sospeso. Non revocato, ma sospeso».
Gerosa, infatti, ha assicurato che l'attività del Centro Santa Chiara proseguirà, nonostante i conti in rosso relativi al flop della Music Arena. Un incontro, quello tra l'assessora, i rappresentanti di Cgil e Uil e una decina di lavoratori, che è iniziato col "giallo", considerato che Gerosa ha detto di aver scoperto proprio dalle prime parole dei sindacalisti che il Cda del Santa Chiara era orientato alla sospensione dell'attività ordinaria prevista per le prossime settimane.
Per coprire il disavanzo, infatti, l'ente dovrebbe accedere a risorse che non sono ancora impegnate ma che sono programmate. E senza quelle verrebbero meno i fondi per pagare l'attività. Da qui l'ipotesi di congelare tutto, in attesa di risposte (leggasi bonifici) da piazza Dante.
Durante l'incontro, come accennato, la Provincia ha assicurato che l'attività andrà avanti. «Mi sono permesso però di chiedere come? andrà avanti, bene. Ma operativamente come si fa?», spiega il segretario Cgil Andrea Grosselli. «L'assessora ci ha detto che in questo momento non lo sa, che servono approfondimenti. A fronte di questa incertezza lo sciopero è stato solo sospeso e abbiamo strappato la promessa di un nuovo incontro a breve, speriamo entro la fine del mese, dopo gli approfondimenti che Gerosa dovrà effettuare».
Grosselli aggiunge: «Le risposte sono parziali e insufficienti, vogliamo sapere cosa verrà fatto e come, soprattutto per dare - o meglio ridare - stabilità all'ente. Non credo ci sia alcuna strumentalizzazione politica: c'è un deficit del bilancio, serve una definizione della pianta organica, è necessario stabilizzare i lavoratori ed è d'obbligo avere una programmazione».
Prosegue Alan Tancredi della Uil (presente con i delegati Lucio Zandonati e Leonardo Liberi): «Sia chiaro: lo sciopero non è stato revocato. Ma di fronte all'impegno che Gerosa si è presa davanti ai lavoratori abbiamo deciso di sospendere la protesta. La nostra richiesta è ripianare i conti subito, perché non si può rischiare che l'ente finisca a gambe all'aria: abbiamo spiegato a Gerosa che l'attività ordinaria era in bilico e ci ha detto che interverrà. Capiamo che la soluzione non arriverà in poche ore, quindi sospendiamo lo sciopero dandole il tempo di sistemare la questione».
Intanto il Comune di Trento proporrà il regista Marco Bernardi come proprio rappresentante nel consiglio di amministrazione del Centro Culturale Sante Chiara. Prenderà il posto di Sara Zanatta che è stata nominata dalle associazioni culturali nella Fondazione Caritro. Il consiglio di amministrazione, infatti, è in scadenza e dovrà essere rinnovato dalla giunta provinciale entro la fine di ottobre.
Dei cinque componenti, uno è deciso d'intesa con il Comune di Trento, uno con il Comune di Rovereto e gli altri tre, fra cui il presidente, sono scelti dalla giunta provinciale. In questo momento il Cda è decapitato visto che nell'estate dell'anno scorso si era dimesso il presidente Sergio Divina, che era stato eletto in quota Lega. La vicepresidente Sandra Matuella, anche lei nominata in quota Lega, da allora sta svolgendo le funzioni di presidente in attesa del rinnovo del consiglio di amministrazione.
Gli altri componenti sono Daniele Lazzeri, considerato vicino a Fratelli d'Italia, e Maurizio Cau, che era stato proposto dal Comune di Rovereto. Il regista Marco Bernardi, nato a Trento nel 1955, ha dedicato tutta la sua vita artistica al teatro. Nel 1980 Bernardi succede ad Alessandro Fersen alla direzione del Teatro Stabile di Bolzano, dove rimase in carica fino al 2015. Dal 2015 al 2019 è statp consulente artistico per il settore teatro del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, firmando le stagioni teatrali "Grande Prosa" e "Altre Tendenze" di Trento e Rovereto. Nel triennio 2018-2020 ha fatto parte della Commissione Teatro del Ministero per i beni e le attività culturali.