Lupi "confidenti" in Trentino, corpo forestale autorizzato a usare anche proiettili di gomma
Un decreto del presidente della Provincia, Fugatti, rinnova la mlinea ministeriale e contempla anche l'uso di dissuasori sonori contro gli animali che si avvicinano troppo agli abitati. «lo stato di conservazione della specie è in miglioramento»
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TRENTO. Lupi troppo "confidenti", così il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha deciso di emanare un decreto con cui autorizza il Corpo forestale a intervenire. Potranno usare sia mezzi sonori - petardi, sparo a salve e dissuasori automatici - o luminose con i fari e infine se necessario anche a sparare con proiettili di gomma.
In realtà il decreto non è una novità nell'intervento sui grandi carnivori, ma l'autorizzazione a intervenire fino al 30 aprile era di competenza del Ministero per l'ambiente.
Scaduta l'autorizzazione, grazie all'adeguamento della legge provinciale del 2018 in pratica anche l'attuazione di questi interventi diventa di competenza del presidente della Provincia. Sempre più i cittadini hanno notato singoli lupi o famiglie, o branchi, che si sono avvicinati agli abitati e agli umani. Nel 2022, dal rapporto sui grandi carnivori, è emerso che sono stati censiti 29 branchi di lupi sul territorio trentino.
Alcuni, come è avvenuto recentemente in val di Fassa, si sono avvicinati pericolosamente, incutendo paura alla popolazione.
Quindi il presidente ha varato questo decreto. È stato chiesto comunque un parere a Ispra, venti giorni fa, che si è espresso favorevolmente. Fugatti infatti spiega nel decreto che si sono notati ultimamente lupi che «manifestano tolleranza ripetuta verso le persone (riconoscibili in quanto tali) entro 30 metri che si avvicinano attivamente e ripetutamente alle persone all'interno della distanza di 30 metri».
Comportamenti per cui sono definiti "confidenti". Cosicché la legge 9/2023, che adegua quella del 2018, autorizza Fugatti a prendere decisioni in tal senso. La norma sposta alla Provincia le autorizzazioni.
Il decreto spiega anche che Ispra, non più tardi di due settimane fa, ha raccomandato di attivare un programma di azioni volte a sensibilizzare nella gestione dei rifiuti organici con particolare riferimento a quelli derivanti dalla attività zootecnica e di sensibilizzare la popolazione residente sull'impatto del randagismo canino, perché i lupi sono attratti da cani solitari.
Necessario quindi che i proprietari di cani li tengano custoditi in recinti e soprattutto al chiuso durante le ore notturne.
Ovviamente perché vengano attivati tutti gli interventi i forestali dovranno accertare che i lupi rientrino effettivamente nella categoria dei "confidenti" e che possano essere pericolosi per gli esseri umani. Misure che, si scrive, non mettono in pericolo la sopravvivenza della specie, perché si rileva che il governo stessa segnala che «lo stato di conservazione della specie Canis lupu è definito in miglioramento rispetto alla rilevazione del 2013».
In pratica, se un lupo dovesse morire per un proiettile di gomma la specie non sarebbe a rischio estinzione. Fa. F.