Giustizia / Lavoro

Sait non ci sta e annuncia ricorso contro l’annullamento dei licenziamenti: "Provvedimento ingiusto"

Il Consorzio delle cooperative di consumo trentine "ricorrerà ai gradi successivi di giudizio per ribadire le proprie posizioni" nei confronti della sentenza del giudice del lavoro di Trento, che prevede il reintegro di 17 lavoratori licenziati nel 2022

LA SENTENZA Il Tribunale annulla 17 licenziamenti di magazzinieri

TRENTO. Il Consorzio delle cooperative di consumo trentine (Sait) ha annunciato, attraverso una nota, che "ricorrerà ai gradi successivi di giudizio per ribadire le proprie posizioni" nei confronti della sentenza del giudice del lavoro di Trento, che prevede il reintegro di 17 lavoratori licenziati nel 2022.

La nota è stata inviata a seguito della sentenza del giudice Giorgio Flaim del Tribunale di Trento, in cui sono stati annullati i 17 licenziamenti dei magazzinieri. Adesso Sait dovrà reintegrare questi dipendenti nell’area organizzativa “magazzino di stoccaggio e distribuzione”, oltre che pagare un risarcimento della retribuzione mancata a partire dalla data di licenziamento, cioè dal 27 agosto 2022 ad oggi.

"Quanto ordinato dal Tribunale sorprende soprattutto perché si tratta di una decisione presa alla prima udienza, senza aver sentito testimoni e parti coinvolte, sulla base di questioni che neppure sono state puntualmente sollevate dalla controparte. Certo di aver agito correttamente, nel pieno rispetto delle normative e dei lavoratori, Sait eseguirà quanto prescritto dal giudice del lavoro, rispettandone le decisioni. Al tempo stesso, ritenendo che le ragioni proposte non siano state ascoltate, ricorrerà ai gradi successivi di giudizio per ribadire le proprie posizioni, verso un provvedimento che si ritiene profondamente ingiusto", scrive il consorzio.

A usato riportato da Sait, "l'apertura della procedura di mobilità dei lavoratori si è resa necessaria in quanto non è stato possibile trovare alcun accordo sul trasferimento dei lavoratori a Movitrento, a causa della totale e preventiva chiusura dei sindacati".

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