Degrado / Sicurezza

Santa Maria Maddalena, l'ordinanza: limiti agli alcolici e obbligo di steward per i locali

Firmata nel primo pomeriggio dal sindaco Ianeselli, sarà in vigore per un mese dal 6 giugno fino al prossimo 6 luglio in via Santa Maria Maddalena, vicolo Santa Maria Maddalena, via Ferruccio, vicolo San Marco e vicolo San Pietro

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TRENTO. Limitazioni alla somministrazione e alla vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nella zona di Santa Maria Maddalena, ma anche obbligo di impiegare gli steward per evitare che la movida si trasformi in degrado. E’ questa la nuova ordinanza firmata nel primo pomeriggio dal sindaco Franco Ianeselli, in vigore per un mese da oggi (6 giugno) fino al prossimo 6 luglio in via Santa Maria Maddalena, vicolo Santa Maria Maddalena, via Ferruccio, vicolo San Marco (tra il civico 20 e via Marchetti) e vicolo San Pietro.

In particolare nelle serate tra mercoledì e giovedì, venerdì e sabato, sabato e domenica, nella fascia oraria da mezzanotte e mezza alle 7 del mattino, l’ordinanza impone ai locali “Kafè Matrix” e “La Scaletta” di non somministrare o vendere per asporto bevande alcooliche di qualsiasi gradazione. Nelle serate tra domenica e lunedì, lunedì e martedì, martedì e mercoledì, giovedì e venerdì, il divieto è anticipato a mezzanotte (sempre fino alle 7 del mattino).

I locali avranno inoltre l’obbligo di impiegare personale addetto ai servizi di controllo nelle serate di mercoledì, venerdì e sabato tra le 22 e anche oltre l’orario di chiusura per il tempo necessario a evitare che gli avventori stazionino nei pressi dei bar. Dovrà esserci uno steward per ogni singolo pubblico esercizio e comunque il numero di addetti al controllo dovrà essere adeguato all’afflusso di clienti. I nominativi e i recapiti telefonici degli steward dovranno essere comunicati al comando di polizia locale.

Altra serata di movida a Trento, residenti furibondi

Anche ieri sera, mercoledì due giugno, a Trento la movida è andata avanti fino a tarda notte. Per la rabbia dei residenti che tornano a chiedere severità contro chi non rispetta le regole

Un problema, quello del difficile rapporto tra movida e residenti, che prosegue ormai da tempo. L’ordinanza del sindaco è legata alle numerose segnalazioni dei residenti nella zona di via Santa Maria Maddalena e nelle vie limitrofe. I cittadini lamentano, con particolare riferimento alle serate di mercoledì, venerdì e sabato, significativi disturbi derivanti dall’assembramento di persone con il bicchiere in mano vicino al “Kafè Matrix” e “La Scaletta”. Soltanto un mese fa una simile ordinanza era stata emessa per la zona di Santa Maria Maggiore.

Ne conseguono episodi di degrado che vanno dall’abbandono di rifiuti all’intralcio alla circolazione, dall’espletamento di bisogni corporali sulla pubblica via agli schiamazzi e al disturbo della quiete, aggravato dall'abuso di alcool e dalla conformazione urbanistica della zona, caratterizzata da vie strette e palazzi di notevole altezza.

L’ordinanza richiama anche la sentenza 299 del 2012 della Corte Costituzionale, secondo la quale “la liberalizzazione dell'orario degli esercizi commerciali così come delle giornate di apertura non determina alcuna deroga rispetto agli obblighi e alle prescrizioni cui tali esercizi sono tenuti in base alla legislazione posta a tutela di altri interessi costituzionalmente rilevanti quali l'ambiente, l'ordine pubblico, la pubblica sicurezza, la salute e la quiete pubblica”.

Il documento ricorda che il “regolamento per la convivenza tra le funzioni residenziali e le attività economiche” in vigore dal primo gennaio 2022 stabilisce che i gestori dei pubblici esercizi devono collaborare con l'Amministrazione comunale impegnandosi ad adottare misure idonee a contenere eventuali fenomeni di degrado e disturbo della quiete pubblica e privata.

Il regolamento inoltre stabilisce che il sindaco può intervenire, per superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con l’adozione di un’ordinanza in materia di orari di esercizio delle attività commerciali, orari di vendita, anche per asporto, di bevande alcooliche e superalcoliche, e di impiego di personale addetto ai servizi di controllo.

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