Trento / L’aggressione

Contestato dai No Tav, Ianeselli torna a casa con la scorta. Gerosa: vergognoso

È successo durante il Dolomiti pride. La candidata alla presidenza della Provincia di Fratelli d’Italia solidale con il sindaco di Trento: “Atto indegno e di cui chi l’ha compiuto deve farsi un esame di coscienza”

TRENTO. Accerchiato da alcuni No Tav e costretto a tornare a casa scortato dalla polizia. È successi ieri, sabato 3 giugno, a margine del Dolomiti Pride, al sindaco di Trento Franco Ianeselli. Tra i messaggi di solidarietà arrivati al primo cittadino c’è quello della candidata alla presidenza della Provincia di Fratelli d’Italia, Francesca Gerosa

“Non posso che sbottare e perdere la mia consueta pazienza – ha dichiarato la presidentessa di Itea – quando accadono certi episodi. Ma basta! Davvero non se ne può più di questi atteggiamenti di arroganza e di violenza! Accerchiare il Sindaco Franco Ianeselli insieme alla sua famiglia (ma anche fosse stato solo) e costringerlo a tornare a casa, pure scortato, è un atto indegno e di cui chi l’ha compiuto deve farsi un esame di coscienza”.

Dolomiti Pride, popolo arcobaleno in marcia: Trento invasa. Le foto

All'evento tantissime famiglie ed esponenti politici. Il corteo è partito da piazza Dante e dopo avere attraversato la città è arrivato nel quartiere "Le Albere". La festa è cominciata alle 18: sul palco, gli interventi politici si sono alternati alla musica e allo spettacolo. In scaletta, gli interventi, tra gli altri, di Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino e portavoce del coordinamento Dolomiti Pride e del sindaco di Trento

”Questi fatti non possono restare impuniti, le azioni e le scelte della politica di misurano con il voto, non passando per atti intimidatori. Questo almeno dovrebbe essere in una società civile. Esprimo a Franco e alla sua famiglia tutta la mia solidarietà”.

comments powered by Disqus