Animali / Politica

Fugatti deve andare a Roma, seduta straordinaria sugli orsi rinviata. Le minoranze: “Una mancanza di rispetto”

Appena aperta la seduta il presidente della Provincia ha comunicato di aver ricevuto nel tardo pomeriggio di ieri, con il collega Kompatcher, una convocazione per oggi alle 16 al Consiglio dei ministri da parte della presidente Giorgia Meloni, perché verranno affrontate due norme di attuazione che riguardano le due Province autonome. Opposizione scatenata. Dalzocchio (Lega): "Strumentalizzazioni"

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TRENTO. La seduta straordinaria convocata per le comunicazioni del presidente Fugatti sul tema della gestione dell’orso è stata rinviata a martedì prossimo. All’inizio della seduta del 9 maggio verrà aggiunto un punto che riguarderà, appunto, i plantigradi. La decisione è stata presa dopo due incontri della conferenza dei capigruppo.

Appena aperta la seduta il presidente Maurizio Fugatti ha comunicato di aver ricevuto nel tardo pomeriggio di ieri, con il collega Kompatcher, una convocazione per oggi alle 16 al Consiglio dei ministri da parte della presidente Giorgia Meloni, perché verranno affrontate due norme di attuazione che riguardano le due Province autonome.

 

Minoranze sul piede di guerra. “La nostra serietà e la volontà di dare valore all’argomento trattato ci ha visti obbligati – scrivono in un documento – a chiedere di sospendere il Consiglio nemmeno avviato. Non é pensabile che il Presidente Fugatti sia tutti i giorni sulle TV nazionali ad alimentare conflittualità e non si presenti nel parlamento dell’autonomia deputato a trattare le questioni fondamentali per il territorio con i rappresentati eletti dal popolo”.

”Ha motivato la sua assenza in relazione all’invito di presenziare al Consiglio dei Ministri dove verrà approvata una norma di attuazione che riguarda il Trentino. Si tratta di un impegno soltanto formale che poteva benissimo essere svolto dal Vice presidente. La sua assenza in aula è un segno di mancanza di rispetto per i trentini e per l'intero Consiglio Provinciale”.

Dalzocchio (Lega) non ci sta

“A differenza di quanto sostengono le minoranze, strumentalizzando gli impegni istituzionali improrogabili del Presidente della Provincia, il Consiglio straordinario è stato posticipato alla mattinata del 9 maggio per la chiusura dimostrata dalle stesse opposizioni. Il Presidente Fugatti, infatti, oltre a non essersi sottratto al confronto, nella Capigruppo ha presentato una bozza di risoluzione aperta a suggerimenti e modifiche delle minoranze, lasciando loro il tempo di ragionare e avanzare proposte.

Ciò in ottica di collaborazione e in piena attuazione degli impegni presi nelle riunioni congiunte dei giorni scorsi, allo scopo di giungere a un fronte comune in materia di gestione degli orsi sul nostro territorio. Le minoranze sono naturalmente libere di fare propaganda politica con qualsiasi argomentazione ma questa è l’unica verità. Grave che l’opposizione sostenga in Aula che la presenza del Presidente della Provincia in Consiglio dei Ministri a Roma, convocato per discutere norme di attuazione che riguardano la nostra Autonomia, sia pura formalità.

Un ex Presidente di Provincia come il consigliere Rossi, che alle convocazioni in Consiglio dei Ministri ha risposto presenziando numerose volte, lo sa perfettamente. L’Autonomia va difesa e, per farlo, la presenza a Roma è imprescindibile. A maggior ragione in questo momento dove proprio con la nostra Autonomia, opportunamente esercitata, potremmo riuscire a trovare gli strumenti condivisi per agire rapidamente per la risoluzione della questione orsi.

Questo nulla toglie alla considerazione e al rispetto che il Presidente Fugatti ha e dà al Consiglio provinciale trentino e alla seduta odierna, tanto che si è cercato di porre rimedio all’assenza obbligata del Presidente fornendo alle minoranze – lo si ribadisce – una bozza di risoluzione congiunta su cui lavorare in vista della seduta di martedì 9 maggio. Impegni istituzionali improrogabili e confronti che, forse, qualcuno invidia o rimpiange, cercando visibilità attraverso ricostruzioni mendaci dell’accaduto o monologhi in conferenze stampa”. 

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