Fauna / Prospettive

Da Roma il «Sì» al trasferimento degli orsi in eccesso: il ministro chiederà alla Slovenia

Il tavolo tecnico convocato nella capitale è terminato con una serie di impegni per avviare in tempi brevi una «ricognizione normativa» riguardante lo spostamento degli esemplari in eccesso che, per la Provincia di Trento, sono 70. Il ministero dell’Ambiente incontrerà le associazioni animaliste

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TRENTO. Il ministero dell'Ambiente ha preso seriamente in considerazione le richieste della Provincia e dei sindaci trentini di ridurre il numero degli orsi presenti sul territorio. Ieri, venerdì 21 aprile, il tavolo tecnico convocato a Roma è terminato con una serie di impegni, che prevedono di avviare in tempi brevi «una ricognizione normativa» per il trasferimento degli esemplari ritenuti in eccesso (che per la Provincia sono 70), ma non è stato chiarito quale sarà la modalità di riduzione degli orsi.

Al termine dell'incontro, durato circa due ore, è stato comunque diffuso un comunicato in cui si indica il percorso che verrà seguito: «Il ministero ha dettato una tempistica stringente per l'individuazione delle soluzioni più idonee ad affrontare una emergenza particolarmente sentita dai territori e a livello nazionale. A tal fine, entro la prima decade di maggio, gli uffici del Mase procederanno ad una ricognizione normativa nazionale e comunitaria per proporre alle autorità politiche competenti misure per i plantigradi in sovrannumero attualmente presenti nella provincia di Trento. Entro la stessa data i tecnici del Mase avvieranno le interlocuzioni anche diplomatiche necessarie all'ipotesi di ricollocamento degli orsi».

Il ministero ha sottolineato, nell'incontro, l'importanza di ascoltare anche le associazioni ambientaliste, che avevano chiesto di poter partecipare, e che saranno convocate a breve.

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