Agricoltura / Campagna

Ue al lavoro per la riduzione dei pesticidi, Assomela: “Sicurezza alimentare in pericolo, serve un confronto”

Secondo il Consorzio delle organizzazioni di produttori di mele italiani quelle nuove regole “potrebbero minare la sicurezza alimentare europea, diminuendo la capacità produttiva e allo stesso tempo rischiando di aumentare le importazioni da paesi con norme in materia molto meno rigide"

TRENTOLa proposta di regolamento europeo sull'uso sostenibile dei fitosanitari è "figlia di una impostazione ideologica da parte della Commissione, potrebbe oggettivamente minare la sicurezza alimentare europea, diminuendo la capacità produttiva e allo stesso tempo rischiando di aumentare le importazioni da Paesi con norme in materia molto meno rigide".

Lo scrive in una nota Assomela, Consorzio delle organizzazioni di produttori di mele italiani che rappresenta il 75% della produzione nazionale. Assomela - ancora la nota - "auspica che la proposta di regolamento venga definitivamente ritirata per aprire un nuovo confronto più profondo con il mondo produttivo per arrivare ad una proposta adeguata nei metodi e nei tempi, rispettosa anche delle esigenze degli agricoltori".

Secondo il Consorzio "la recente relazione dell'europarlamentare austriaca Sarah Wiener (Gruppo Verdi), che rilancia per una riduzione dell'80% dei fitosanitari entro il 2030, appare quanto mai inopportuna ed irrealistica, considerato che non è ancora stato completato lo studio per valutare l'impatto del provvedimento".

Il Comitato marketing di Assomela ha inoltre calcolato che le giacenze di mele italiane al 1 di marzo ammontano a 766.147 tonnellate, inferiori del 7% alla media dei cinque anni precedenti. Gli stocks continuano ad essere particolarmente bassi per molte varietà.

Per la Golden Delicious la giacenza è di 278.633 tonnellate inferiore del 28% rispetto allo scorso anno. Gli stocks di Gala, che dovrebbero esaurirsi alla fine del mese, ammontano a 25.646 tonnellate, il 51% in meno rispetto al marzo 2022. Nel mese di febbraio le vendite hanno sfiorato le 200.000 tonnellate, leggermente superiori alla media dei tre anni precedenti ed in linea con i piani di decumulo.

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