Patrimoni / Il tema

Comune di Trento, via libera all'aumento dell'Imis sui terreni edificabili

Delibera approvata dal consiglio: ridisegnate dopo dodici anni le zone censuali, fissato un rialzo del valore di mercato che di conseguenza fa lievitare quanto dovuto dai proprietari per l'imposta immobiliare semplice

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di Fabio Peterlongo

TRENTO. Approvata con 24 voti favorevoli, 12 contrari e un astenuto la delibera di giunta che ridisegna dopo dodici anni le zone censuali che compongono il territorio comunale sui cui è calcolata l'imposizione fiscale.

La misura è molto tecnica, ma semplificando significa questo: i terreni edificabili vedono un rialzo del valore di mercato e di conseguenza vi aumenterà l'Imis.

Le aree, che sono quarantasette, sono disegnate in base al valore di mercato presunto delle aree edificabili.

«Le zone sono state adeguate alle soglie di utile del promotore - aveva spiegato l'assessora al bilancio Mariachiara Franzoia durante la seduta in consiglio dello scorso 28 febbraio - Non è previsto un incremento di gettito tributario». Il consigliere Giuseppe Filippin (della Lega per Salvini premier) aveva inizialmente presentato 47 emendamenti (poi ridotti a 15), uno per ciascuna delle nuove aree:

«La giunta prevede incrementi del valore medio del 20-30%, ma i risultati comprendono non solo le superfici edificabili, ma anche accessori come garage, cantine e poggioli. In realtà il valore economico delle aree è spesso invariato, talvolta è diminuito. Dire che non ci sarà un aumento del gettito è un azzardo».

Giuseppe Filippin, per correggere il rialzo dei valori, aveva proposto una riduzione area per area del 20% rispetto alla variazione proposta dalla giunta. «Abbiamo fatto riferimento alla Guida Casa di Fimaa, autorevole e indipendente», aveva replicato l'assessora Franzoia nella precedente seduta. La votazione di ieri ha visto la bocciatura di tutti gli emendamenti presentati da Filippin, dopo parere contrario della giunta comunale.

Il consigliere Vittorio Bridi (Lega) ha chiesto un chiarimento sull'ammontare concreto di queste variazioni per le tasche del contribuente: «Si parla di variazioni percentuali, a quanto corrispondono?».

Risponde l'assessora Franzoia: «Non c'è variazione di bilancio. Puntualmente, singolarmente, sulle pochissime aree edificabili rimaste nel territorio comunale, ci potranno essere degli aumenti per i proprietari di area. Abbiamo dovuto aggiornare queste tabelle per richiesta di legge, sono necessarie per poter applicare correttamente l'Imis».

Dopo la discussione e la bocciatura dei primi quindici emendamenti il consigliere Filippin ha deciso di ritirare tutti gli emendamenti successivi: «Non volevo tenere in ostaggio il Consiglio né fare ostruzionismo, ma esprimere in maniera netta la mia contrarietà a questa delibera».

Dello stesso avviso la consigliera Bruna Giuliani (Lega): «Questi aumenti sui terreni edificabili non ci volevano, porterà l'impossibilità delle nuove generazioni ad avere una casa».

Il consigliere Italo Gilmozzi (Pd-Psi) approva invece la delibera: «L'Ance (Associazione Trentina per l'edilizia) ha espresso apprezzamento per questo ridisegno delle aree. È un osservatorio autorevole e indipendente». Critico invece Andrea Merler (Trento Unita): «Le associazioni di categoria talvolta messe di fronte al "gigante" politico del Comune dicono sì un po' obtorto collo. Siamo contrari agli aumenti dell'Imis».

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