Viabilità / Il controno

Tangenziale ai 70 chilometri orari, Fugatti prende tempo e rinvia al tavolo tecnico

Il presidente della Provincia interviene sulla proposta del consigliere comunale di Trento Michele Brugnara: “Il Comune sta sperimentando gli autovelox, prima di assumere altre decisioni, vediamo che risultati danno questi”

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TRENTO. Non chiude la porta, né la apre, Maurizio Fugatti, alla proposta di stabilire il limite dei 70 km orari sull'intera tratta della tangenziale, circonvallazione ovest, di Trento. «Non ho approfondito la questione» dice il presidente della Provincia, che ha competenza in materia di viabilità «quindi non mi esprimo. Sulla questione c'è un tavolo tecnico tra Provincia e Comune. Ed il Comune sta sperimentando gli autovelox: prima di assumere altre decisioni, vediamo che risultati danno questi».

Dunque, un tavolo tecnico tra Provincia e Comune, con la polizia locale coinvolta. Come indicato dall'assessore ai lavori pubblici e vicesindaco, Roberto Stanchina, che a sua volta ha mostrato apertura nei confronti della proposta avanzata dal consigliere comunale del Pd-Psi, Michele Brugnara. Del resto, che sia una scommessa quotidiana sulla vita, percorrere la pericolosissima tangenziale, è acclarato dalla elevata percentuale di incidenti: il 40% di quelli rilevati nel territorio comunale nel 2022 sono in circonvallazione.

C'è una piccolo particolare, però, che è bene considerare: la proposta del limite dei 70 km orari non è affatto nuova. E lo stesso Brugnara, la avanzò più volte nel corso della passata consigliatura. Osservò Brugnara, presentando una interrogazione nel 2019: «Il limite dei 70 km orari va posto subito, si migliora la sicurezza e si riduce l'inquinamento. Basta tergiversare! Molti tratti, oltre a quello in galleria, sono già a 70 all'ora. Si tratta di omogeneizzarlo su tutta la tratta, eliminando i tratti a 90».

Il problema è che, da allora, si è continuato a tergiversare, e l'unica novità è l'autovelox piazzato di recente all'uscita della galleria di Martignano. Dalle parole ai fatti, il passaggio non è scontato. Già nel 2019, sia negli uffici del Comune che in Provincia, si avanzarono osservazioni critiche. Con prudenza, l'allora assessore comunale alla mobilità, Alberto Salizzoni, prese tempo. «Dobbiamo verificare se il limite dei 70 porta benefici alla fluidificazione del traffico».

Quanto all'autovelox, osservò: «Va messo se abbiamo certezza sui benefici concreti e immediati, perché dobbiamo sfatare l'idea che sia un mezzo per fare cassa». Insltre, anche la presenza costante della polizia locale è un problema: troppo corta la coperta del numero degli agenti. In Provincia, allora come oggi, osservano che gran parte della tangenziale, nel tratto privo di banchina stradale, quindi dallo svincolo di via Maccani al cavalcavia di Ravina, ha già il limite dei 70 km orari. E che, quindi, il vero problema è farlo rispettare.

Ecco perché, oltre al nuovo autovelox, l'idea di un tutor che misuri la velocità media della vettura, è da prendere in considerazione. Proprio per il tipo di strada, che ha un numero limitato di uscite e un percorso definito dove è difficile fermare le auto e spazi di controllo per le pattuglie non agevoli. Questioni da tavolo tecnico. Purché si decida, una volta per tutte.

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