TRENTO. “Se Dolomiti Energia dovesse decidere di applicare in modo retroattivo l’ordinanza del Consiglio di Stato sugli aumenti in bolletta l’aggravio di spesa per le famiglie vanificherebbe del tutto il bonus energia di 180 euro previsto dalla Provincia. Sarebbe una pessima notizia per molti cittadini trentini”. Lo dicono i segretari di Cgil e Cisl, Andrea Grosselli e Michele Bezzi, guardando con preoccupazioni alla decisione della multiutility trentina.
 

Allo stesso tempo le due sigle sindacali sollecitano la Giunta provinciale ad prevedere fin da ora un nuovo stanziamento per un ulteriore sostegno alle famiglie.

“Anche se il costo del gas è sceso le bollette sono sempre molto elevate e in un anno sono cresciute del 51% - dicono i due segretari -. Per questa ragione crediamo che Piazza Dante debba rifinanziare il bonus, tarando meglio la misura. Oggi si rischia che solo la metà dei nuclei che ne avrebbero diritto teoricamente riceveranno nei fatti lo sconto in bolletta, perché non tutte le società hanno aderita all’iniziativa della Provincia. Sarebbero “scoperti” 100mila nuclei”.
 

Al di là delle critiche più volte sollevate dalle organizzazioni sindacali, Cgil e Cisl ritengono sia importante adesso sollecitare anche tutti i cittadini a chiedere il bonus statale se ne hanno diritto. La misura del Governo nazionale riguarda tutti i nuclei con Isee fino a 15mila euro. È indispensabile però farsi calcolare l’indicatore economico, poi il sostegno verrà erogato in modo automatico entro il 31 marzo.