La scomparsa / Il post

La commozione della sorella di Sara Pedri: “Immensa gratitudine nei confronti di chi non ci lascia mai soli”

Emanuela sui social: “Sono passati ormai due anni dalla scomparsa di Sara e potevo decidere tra due strade. Struggermi nel dolore più grande, chiudendomi al mondo, o andare avanti cercando di trasformare il mortale in vitale. Io e la mia famiglia abbiamo scelto questa seconda via”

PROCESSO In aula i genitori di Sara
FAMIGLIA «Non smettete di cercarla»
TATEO «Descritto come un mostro»
PROCESSO «Orari impossibili e tensione»
PERIZIA Lo studio di parte

TRENTO Emanuela Pedri ringrazia tutte le persone che in questi anni sono state vicine a lei e alla sua famiglia. La sorella di Chiara, la ginecologa Sara della quale si sono perse le tracce in Trentino, il 4 marzo 2021, ha pubblicato oggi sui social un toccante messaggio. 

La scomparsa di Sara innescò, per iniziativa della famiglia della giovane, di origini romagnole, anche la vicenda riguardante le condizioni di lavoro nel reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Santa Chiara di Trento.

"Il 2022, come il 2021, – scrive Emanuela Pedri – è stato un anno di grande attesa, ed aspettativa. Un anno che che ha messo la mia famiglia a dura prova e che sicuramente ha allenato la nostra pazienza, portandoci sempre di più a vedere e sentire le cose da un altro punto di vista. L'elaborazione del lutto per una perdita è molto soggettiva e ha molteplici fasi.

Sono passati ormai due anni dalla scomparsa di Sara e potevo decidere tra due strade: struggermi nel dolore più grande, chiudendomi al mondo, perdendo la gioia di vivere e portando angoscia nella vita dei miei figli e di mio marito, o andare avanti cercando di trasformare il mortale in vitale.

Quest'ultima è la strada che io e la mia famiglia abbiamo scelto, una strada difficile, perché prima ho dovuto accettare me stessa, i miei limiti lasciando andare i sensi di colpa che mi impedivano di procedere e poi di affidarmi e lasciare che le persone mi aiutassero, perché ho imparato che il dolore ci rende tutti uguali e se impariamo a condividerlo e non a pesarlo e confrontarlo, riusciremo più facilmente a trasformarlo, riaccendendo nuovamente il nostro desiderio di vivere, riportando la gioia nel nostro cuore e negli altri.

Ho imparato che da soli non possiamo andare da nessuna parte e che le relazioni, anche quelle appena nate, possono diventare l'ingrediente fondamentale per stemperare il dolore e riaccendere la speranza e il desiderio di luce. Il vostro sostegno e solidarietà sta rendendo più facile questo cammino e questo è stato il dono più bello che il 2022 ci ha regalato.

La nostra gratitudine è immensa perchè con i vostri abbracci, i cuori, i pensieri scritti, le immagini e i doni, ci avete regalato momenti di grande commozione. Avrei voluto che foste tutti qui insieme a noi, per vedere le nostre facce sorprese ed emozionate, ma le distanze non sempre lo hanno permesso.

Sara oggi vive attraverso noi e voi, attraverso gli incontri e le relazioni che tengono vivo il suo ricordo, rendendola eterna. Questo è il vero miracolo di quest'anno a cui io e la mia famiglia abbiamo assistito e partecipato. Nel buio più buio si è accesa una luce che sta diventando sempre più grande e che ci indica la strada. Nell'attesa che tutto si compia continueremo a sperare e ad aprire le nostre braccia e i nostri cuori ad Affetto e Amore".

comments powered by Disqus