Anziani / Il tema

Case di riposo, la Provincia non consente aumenti delle rette: per i maggiori costi si vedrà come agire nel 2023

La previsione è contenuta nella delibera che fissa anche un potenziamento dell’assistenza medica, con relativo aumento delle risorse, per permettere ai gestori di assumere personale

DIRETTIVE Più assistenza medica, adeguamento delle tariffe sanitarie Apss
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TRENTO

Promesse confermate: la giunta provinciale ha approvato le direttive per l'assistenza sanitaria ed assistenziale nelle Case di riposo trentine. Uno dei punti centrali, sui quali si è discusso molto nei giorni scorsi, riguardava i fondi da garantire alle Rsa trentine, per scongiurare un aumento delle rette.

E su questo punto la giunta provinciale ha esclusi aumenti: nel 2023 saranno individuate - questo l’annuncio - le risorse semmai necessarie alle strutture che non riescono a coprire i costi.

Di sicuro c’è che la delibera approvata nega la possibilità di aumento della tariffa alberghiera. Ma cosa cambia rispetto all’anno che si sta per chiudere? La delibera prevede un potenziamento dell’assistenza medica, per permettere la quale verranno aumentate le risorse di circa 1,7 milioni di euro, per permettere ai gestori di assumere il personale medico dedicato, che può essere dipendente o a scavalco tra più Rsa.

Questo ha naturalmente conseguenze dirette sulle tariffe sanitarie giornaliere, che vengono adeguate di 0,24 euro a posto letto base e di 0,48 euro per posti letto di nucleo. Sarà possibile inoltre, in via sperimentale e previa autorizzazione, avvalersi di un sistema automatizzato per la preparazione delle terapie gestito internamente o da altre Rsa, a beneficio degli utenti non autosufficienti, mentre tra le attività di riabilitazione sono ora inserite le attività terapeutiche di carattere educativo e relazionale.

La novità maggiore riguarda tuttavia il ruolo delle Rsa nell’ambito d Spazio Argento, che il prossimo anno dovrebbe entrare a regime: si prevede che Spazio Argento possa proporre l’attivazione sperimentale dei posti letto di sollievo dinamici: 9 posti letto attivabili per un massimo di 4 mesi nelle comunità che hanno evidenziato queste necessità.

«Le nuove direttive, oltre a dare le indicazioni per l'assistenza ad Azienda sanitaria e agli enti gestori e a definire il finanziamento dei posti letto convenzionati - spiega l'assessora provinciale alla Sanità Stefania Segnana -, tengono conto del nuovo assetto organizzativo di Apss, con il quale vengono messi al centro i Distretti sanitari, a garanzia di una maggior prossimità delle cure e migliore gestione integrata di attività sociali e sanitarie; il nuovo assetto Apss ha previsto anche l'istituzione del Dipartimento transmurale anziani e longevità, proprio per qualificare i percorsi di presa in carico dell’anziano fragile con l’apporto e la valorizzazione di tutte le competenze professionali e specialistiche sia ospedaliere che territoriali».

E sulle rette: «Per la retta alberghiera base 2023 non si ritiene opportuno prevedere la possibilità per gli enti gestori di aumentarla, stante la situazione di difficoltà economica delle famiglie; di contro proprio per sostenere gli enti gestori in difficoltà economica a causa del rincaro dei prezzi, prevederemo nel corso del 2023 un intervento che individui le risorse necessarie; in tal senso ricordo anche il contributo appena stanziato con la legge di stabilità 2023 per la rivalutazione dei Tfr 2022».

La spesa complessiva per le Rsa per l’anno 2023, a carico del servizio sanitario provinciale, ammonta a 142.831.432,60 euro ed è di circa 1,5 milioni di euro superiore al finanziamento 2022.

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