Lago di Garda / Il soccorso

Garda, velista salvato dalla Guardia Costiera grazie allo smartphone

La richiesta di soccorso è stata inviata dal cellulare che il diportista aveva a bordo: ha potuto condividere la propria posizione con la Sala Operativa di Salò, la quale ha stimato con precisione lo spostamento dell’unità alla deriva, causa il forte vento e il moto ondoso

GARDA. È giunta intorno alle ore 19:00 di ieri, giovedì 15 dicembre, alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, la richiesta di soccorso da parte di un velista che, partito nel pomeriggio dal porto di Garda con destinazione il sorgitore di Navene, all’altezza del castello di Malcesine, in piena oscurità, con lago molto mosso e pioggia battente, ha avuto un problema al motore ausiliario e stante le condizioni metereologiche particolarmente avverse, non riusciva a governare più l’unità.

Immediata la risposta della Guardia Costiera che disponeva l’uscita della Motovedetta di Soccorso CP 703, che raggiungeva, con non poche difficoltà per le onde che superavano anche i 2 metri, l’unità da diporto nelle acque a sud di Malcesine, ove nel frattempo la barca a vela era stata trasportata dal moto ondoso e dal forte vento proveniente da nord.

Affiancata, verificate le buone condizioni di salute del diportista, rimasto sempre in costante contatto telefonico con la sala operativa della Guardia Costiera, l’Equipaggio dell’unità SAR provvedeva a trasferirla in zona ridossata vicino alla costa, ad assicurarla ad una boa e a trasbordare il velista, poi sbarcato nel sorgitore di Garda, per l’impossibilità di ormeggiare in altri sorgitori, stante la troppa risacca causata dal moto ondoso.

Fondamentale, prima di intraprendere navigazioni, verificare sempre le condizioni dell’unità sia per quanto riguarda l’efficienza del motore, sia per la presenza delle dotazioni di soccorso previste, ma soprattutto è necessario sempre controllare le previsioni metereologiche, ormai molto attendibili e facilmente consultabili da siti internet o da App meteo, al fine di evitare inutili rischi come quello corso nella serata di ieri.

Essenziale in questo caso, è stato l’ausilio dello smartphone che il diportista aveva a bordo e grazie al quale ha potuto condividere la propria posizione con la Sala Operativa della Guardia Costiera, che, oltre a mantenere un costante contatto telefonico con il velista, ha potuto stimare con precisione la posizione e lo spostamento dell’unità alla deriva per il forte vento e per il moto ondoso.

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