Società / L'analisi

Qualità della vita nelle province: Trento scende al quinto posto, Bolzano sale al secondo

Indicatori prevalentemente in negativo per il Trentino nello studio diffuso oggi dal Sole 24 Ore: il principale segno positivo riguarda l'indice di sportività della popolazione, male giustizia e sicurezza, arretramento alla voce startup innovative

CRIMINI Geografia dei delitti: Trento tra le province più sicure d’Italia

TRENTO. Prima Bologna, seguita da Bolzano e Firenze: questo il podio delle province con la migliore qualità della vita nel 2022 secondo l'indagine annuale del Sole 24 Ore.

Bolzano guadagna tre posti sull'anno scorso, Trento risulta quinta nella classifica generale, arretra di due posti rispetto al 2021 nell'analisi delle 107 province italiane.

Nell graduatorie parziali, Trento è settima per ricchezza e consumi, tredicesima per affari e lavoro, diciasettesima per demografia e società, settima per ambiente e servizi, appena cinquantaseiesima per giustizia e sicurezza, quattordicesima per cultura e tempo libero.

In tutti gli indicatori qui menzionati il Trentino registra un peggioramento rispetto all'anno scorso, salvo per cultura e tempo libero.

Fra i trend negativi più evidenti quelli delle startup innovative (-9,1%), del tasso di natalità (-3,9%) e della motorizzazione (con un aumento del 5% delle auto circolanti per 100 abitanti).

A proposito di mobilità, si registra un segno più (2,9%) alla voce piste ciclabili, ma ciò nonostante il Trentino risulta solo al 41° posto in Italia. QUi invece Bolzano segna un +13% e si posiziona molto meglio: 19° posto per infrastrutture destinate alle biciclette.

La nostra provincia svetta invece nella classifica separata relativa all'indice di sportività della popolazione, mentre la performance peggiore si registra in fatto di quota della popolazione con crediti attivi (116° posto).

Per Bologna è la quinta medaglia d'oro in 33 anni, migliora di 5 posizioni rispetto all'anno scorso. L'edizione di quest'anno comprensibilmente dà anche ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock avvenuti nel corso dell'anno: guerra in Ucraina, caro-energia e inflazione. In calo le città metropolitane, con Milano all'ottavo posto, Roma al trentunesimo e Torino al quarantesimo.

Analizzando alcuni risultati a livello regionale, l'Emilia-Romagna mostra un buon posizionamento: accanto al primato di Bologna la classifica vede Parma al 9° posto e Reggio Emilia al 13°.

Le provincie del Trentino Alto Adige restano salde nella top ten, con Bolzano al secondo e Trento al quinto posto. In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le new entry Siena, che arriva al 4° posto (+11 posizioni), e Pisa (+12 posizioni) al decimo posto. Tra le città metropolitane, Milano - che nel 2021 era in seconda posizione - resta nella top ten ma scende all'ottavo posto, mentre Roma scivola al 31° (-18 posizioni); Cagliari sale di due posizioni (18° posto), Genova è al 27° posto (perde solo una posizione), Torino al 40° (-12 posizioni). Sul fondo Napoli (98° posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88° posto, + 7 posizioni).

Per quanto riguarda i sei ambiti in cui sono suddivisi i 90 indicatori, il podio vede in cima per Ricchezza e Consumi Belluno, Bologna e Bolzano; per Affari e Lavoro Milano, Trieste e Roma; per Demografia, Salute e Società Bologna, Modena e Roma; per Ambiente e Servizi Pisa, Siena e Aosta; per Giustizia e Sicurezza Oristano, Pordenone e Sondrio; per Cultura e Tempo libero Firenze, Trieste e Gorizia. I 90 indicatori statistici alla base dell'indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, presentano una serie di novità: due indicatori sull'inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici; l'indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell'indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, IcityRank sulle città digitali).

Si confermano poi alcuni indicatori storici dell'indagine: valore aggiunto pro capite; prezzi delle case e incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio dichiarato; imprenditoria giovanile; giovani Neet; ore di Cig ordinaria; infortuni sul lavoro; indice della qualità dell'aria; tasso di motorizzazione; indice di litigiosità nei tribunali; mortalità da incidenti stradali; numero di bar, ristoranti, librerie e palestre; agriturismi; indice di lettura; verde urbano; banda larga ultraveloce; amministratori comunali under 40.

comments powered by Disqus