Trento / L'evento

Il Duomo riapre le porte ai fedeli dopo il lungo restauro: la cerimonia

Oggi, 10 dicembre, dalle 13.30 si potrà entrare nella cattedrale di San Vigilio, dove alle 15 è in programma la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Ivan Maffeis, che affiancherà l'arcivescovo Lauro Tisi. La chiesa in questa ultima fase dell'intervento era chiusa da fine ottobre per la rimozione dei ponteggi utilizzati per i lavori che erano cominciati nel 2017

SCOPERTA Il restauro svela un prezioso affresco del Trecento nel Duomo di Trento

TRENTO. Ecco il grande giorno della riapertura ai fedeli del Duomo di Trento.

Oggi, sabato 10 dicembre, dopo il lungo restauro la cattedrale è pronta a riaccogliere tutti.

I lavori all'interno erano iniziati nel 2017 ed erano stati preceduti dal restauro esterno dei primi anni Duemila.

Alle 13.30 è prevista l'apertura delle porte, alle 15 la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Ivan Maffeis, arcivescovo trentino di Perugia Città della Pieve, che affiancherà l'arcivescovo Lauro Tisi.

La chiesa è rimasta chiusa da fine ottobre per consentire lo smontaggio dei ponteggi interni, utilizzati pe rl'importante intervento di restauro.

All’interno della celebrazione, vi sarà un atto di venerazione davanti all’affresco riscoperto della “Madonna in trono con bambino”, all’altezza della Porta dei Leoni: l’arcivescovo don Lauro Tisi, eleverà una preghiera di affidamento di tutta la Diocesi a Maria.

Si è concluso il restauro interno della cattedrale: ecco come appare adesso il Duomo di Trento

La cattedrale svelata: terminato il restauro del Duomo di Trento, a 10 anni dall'inizio della progettazione. Sabato 10 dicembre alle 15 la Messa inaugurale con l'arcivescovo Ivan Maffeis. Costi per 8,5 milioni di euro, 21 mila metri cubi di ponteggio con 100 mila ore di lavoro, più di 100 tra progettisti, restauratori e tecnici.

 

Alla riapertura della cattedrale, prosegue la nota, sono naturalmente invitate tutte le comunità con i loro parroci, con il coinvolgimento attivo dei rappresentanti di tutte le otto Zone pastorali con i rispettivi vicari e i membri del Consiglio pastorale diocesano: ogni vicario ed i rappresentanti laici porteranno una candela e un fiore.

Per sottolineare il convenire alla chiesa-madre della Diocesi viene lanciata la proposta di raggiungere la cattedrale compiendo a piedi l’ultimo tratto dalla periferia del capoluogo, in una sorta di breve pellegrinaggio da fare da soli o in gruppo.

La liturgia sarà animata dai cori parrocchiali della Zona Alto Garda e Valle dei Laghi.

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