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Il Pd Trentino boccia il bilancio 2023 della Provincia: "Totale assenza di contenuti"

La prossima settimana arrivarà nell'aula del consiglio l'ultimo documento contabile della legislatura, quello che dovrebbe dare il senso degli ultimi quattro anni di governo a guida leghista

TRENTO. La prossima settimana il Consiglio provinciale discuterà il bilancio 2023. Sarà l'ultimo della legislatura, quello che dovrebbe dare il senso degli ultimi 4 anni di governo e segnare una prospettiva. "Come gruppo del Partito Democratico del Trentino ci siamo trovati in imbarazzo nel lavorare sul testo della legge di stabilità e sulla collegata", afferma in una nota il capogruppo Luca Zeni, "per la pressoché totale assenza di contenuti.

La maggior parte degli articoli sono proroghe di termini, gli altri adeguamenti tecnici a disposizioni nazionali. La giunta ha rinunciato a qualsivoglia proposta di sviluppo".

Sono oltre 20 gli emendamenti presentati, tra cui l'adeguamento dell'Assegno unico alla svalutazione Istat, l'innalzamento della deduzione Icef per i redditi da lavoro femminile e un osservatorio sui bisogni abitativi. Si chiede anche di aumentare l'assegno per tutti i figli quando nasce il terzo, come propone il governo nazionale, e rendendolo strutturale, cioè valido anche per i prossimi anni (Giunta provinciale lo immagina solo per il 2023).

Un altro emendamento, proposto riguarda il contributo alle giovani coppie.

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